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Dun Guzeppi De Piro

 

Predikatur Imheggeg

tal-Kelma t’Alla

 

Volum III

 

 

Exemplum esto ... in verbo, in conversatione, in charitate, in fide in castitate".  Timot IV.

 

1.  Variazione delle vie che conducano a G.C. eremiti, monaci, religiosi, etc.

 

2.  Le Sacre Vergini anticamente si santificavano nel ritiro, appartate, tra sigiuno e penitensa.

Oggi puntiamo e diamoci all societa' per santificare norme per regolare la vita esteriore.

 

3.  La vita esteriore e' la manifestasione della vita interiore, come l'odore di un vaso di un fiore, cosi' la virtu' non se nasconde.

 

4.  Dunque la Religiosa deve essere persuasa che non e' l'abito, l'istituto, le opere delle altre.

 

monastera  -  le opere delle altre.

cella  -  alloggio

cappella  -  chiesa della parrocchia

chiostro  -  vie della citta', scuole

clausura  -  obbedienza

grata  -  il timor di Dio

velo  -  la modestia

 

deve salcare se stessa e colore che l'avvicinano.

 

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Exemplum esto in verbo discorsi inutili

 

difficolta di parlare in pubblico;  persone estrane; critiche;  laici ; parenti; mormorazione              

 

Sermones Dei     contro il visio, a pro della virtu'.

La parola e' d'argento ma il silenzio e' di oro.

 

Exemplum esto in conversatione

Deve essere relativa alla stato - Sempre di Dio mai' del mondo - A Cesare quel che e' di Cesare - i morti seppelliscono i loro morti.

 

"Nostra conversatio in coelis est"

 

G.C. si trattiene colle turbe coi discepoli ma perche? e quando termina si retira all solitudine.

 

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Exemplum esto in fide

 

Non voglio dire che religiosa debbe avere la fede, ma che questra resplenda nelle opere  -  fides sine speribus mortua  -  Se se parla di Dio   Perche' lo vede o almeno lo sente

Del S.S. Sacramento  -  e'adoratrice

Cappella altare  -  nettezza

Comunione  -  in paradiso

Ospedali, scuole  -  instillarla negli altri

 

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Exemplum esto in caritate  Suora di Carita'

                           Casa di Carita'

 

La carita' il campo della buona religiosa.

l'amor del prossimo e' un estrinsecazione dell' amor di Dio.

"transibat  benefacendo faciendo et samando omne".

 

Non siamo reguardi individuali  -  simpatie  -  indifferensa  -  antipatia.

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Exemplum esto in astitate

 

Grande attensione anche in alausura

Voi fuori del mondo e nel mondo

dunque cautela  -  fece  -  fango

 

-  sguardi non si fissino in oggetti vanni

-  guardare e non fissare  -

 

- il vestire uniforme alla regola

- Segolo  -  rivercatessa

 

Cuore desideri.  amarsi come angeli e fuggire come demoni

- famigliarita'

- La carita' vi paccia accorrere a tutti ma la castita' la modestia vi tenga in riservo.

 

La R. va al mondo non per gustarlo ,a per combatterlo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Vigilate et crate

                  Matt.

 

G.C. capo della Chiesa si perpetua nol fedele, nel sacerdote, nell'anima ferlgiosa.

Il religioso pe l'emissione die voti perpetua sulla aterra il sacrificio.

 

La religiosa se offre in olocausto  -  offre tutti i beni colla poverta', castita', ed ubbidienza.

 

Il Voto cuore incestante  -  passioni insaziabili

        l'aria del mondo  -  ci allontanono da Dio ed i voti    ci legano.

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G.C.  Ha salvato il mondo colla crove i coi patimenti  -  Voi scelti a continuare la sua missione "nisi granum frumente" Il sacrificio dunque e' il fondamento della vita religiosa.

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Occasioni di soffrie  -  Il demonio  -  La superiora ed il confessore

Le compagne  -  l'ufficio  -  il vostro carattare medesimo  -  le amiche  -  la vecchiaia  -  l'infermita'.

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Siamo pellegrini  -  ma la religiosa e' crocifissa  -  anzi motta  -  anzi sepolta.

Mezzo  -  la preghiera

La prghiera toglie la distanza ci unisce a Dio.  La piu'nobile accupazione  -  jufficiatura.  Ci da forza, balsamo, felicita', vita

E' una grazia anzi sorgente di grazie.

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Condizioni

 

Attenzione:    gli ebrei nelle loro sinagoghe.  "prepara animam tuam".

Umile:         il fariseo e publicano  -  mendicanti  colpevoli  -  infermi  - debitori

Confidente:    voglio essere chiamato padre- lasciarci in mano sue.

Perseverante:  prolixium orabat:  oravit iterum eundem sermonem dicens.

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Effetti

Onora Iddio  -  riconoscendolo

Consola      -  utilizzare le lagrime

Illumina     -  accedute et illuminamino

feconda      -  ripare  -  arresta, castiga e fa cadere una   

                grazia  -  allevia le pene del purgatorio   

                pregate per supplire a chi non prega mai'.

                S. Alfonso  -  pregate, pregate.

 

"Ego dormio et con meum vigilat"

 

Lo stato religioso e' unostato di prova e come tutte le prove deve avere dei contrasti piu' forti piu' terribili quanto piu' nobile e' il premio assegnato a questa prova.

 

Vivere e' lo stesso che resistere  - l'idea della vita non puo' essere dissociata da qulllo della lotta.  E quanto il combattimento da affrontare.

 

Ed eccho perche alcune anime sperimentando aumentato il combattimeto si scoraggiono.

 

L'Elmo dell'ubbidienza, corazza della castita', scudo della proverta'.

 

Sofferenze

 

Si noi verremo al tup tabernacolo per la tua vigilanza che e' il conforto della vita presente e la gioia della vita "dejjem".


 

31 dic 1919

Alle suore dell'Ist. Nuzzo Hamrun

 

"Et vos estoli parati quia qua ora non putatis filius hominis veniet" Lucae XII NB V40.

 

Trovatevi sempre preparati perche' in quell'ora in cui non credete il giglio dell'uomo verra' - Sono queste le ultime parole salutari del vangelo di S.Luca che abbiamo ora letto, come molto adatta algiorno in cui ci troviamo.  Naturalmente infatti noi tutti sentioamo che la fine di un anno ed il principio di uno nuovo costituiscono un momento importante di questa nostra breve vita.  Noi in questo momento ci sentiomo portati a pensare e reflettere con maggiore premura del solito sul come e' passato per noi l'anno che se ne va, e l' osservazione e l' esperienza del passato ci invitan0o,ci spronano a proporre per quest'altro anno a tracciare le linee di condotta per il nostro maggiore profitto.

 

"Filius hominis veniet"  Ah1 il Signore verra' verra' senza dubbio, ed anche presto, "quia tempus breve est" e percio' oggi che ci troviamo qua' raccolti per far terminare devotamente, religiosamente, a quest' anno che termina, secondiamo questo nostro sentimento naturale, secondaimo questo nostro senimento natruale, inspiriamorci all'avviso che ci da il vangelo e facciamo un po i nostri conti  -  Tralascio Sorelle Dil in G. C. di parlarvi dei molteplici talenti che il signore vi ha affidato a metter a frutto e la

vostra atternzione oggi rechiama a quel talento che in woi comprende tutti ghi altri.   Voi bene mi capite e' il talento della vostra vocazione - Oh! Potessimo comprendere la sua presiosita'?  Voi al certo vi ricordate di quella risoluzione generosa di quel giovanetto di cui ci parla S. Matteo nel suo vangelo. Si presenta coslui un giorno a Gesu' Cristo e cosi' gli disse,  "O buon Maestro che cosa debbo fare per ottenere la vita eterna?  E Gesu' Christo respose, se brami arrivare alla vita eterna, osserva i miei comandamenti.  E quali sone?  Ripiglio' il giovanetto; e Gesu' Cristo rispose: non ammazzare, non rubbare, non dire falso testimonio, onora il padre e la madre tua, ed ama il prossimo tuo come te stesso.  Ma tutto questo l'ho osservato sempre, disse gli il giovane;che mi manca ancora?  Allora G.C.:  Se vuoi esere perfetto, va vendi cio' che hai, dallo ai poveri, vieni e seguimi - veni et seguere me"  Ciascuno di voi  -  (Sor. Dil in G.C.) - richiami alla memoria i giorni della sua vocazione  -  Si anche voi, ogniuna di voi, ha domandato al Signore:  Maestro che cosa mi resta a fare dopo aver seguito i precetti comuni della legge?  Ed Egli respose, "Seguimi"  Se vuoi essere perfetta"  Seguere me si vis perfetta esse.  Ecco in che consiste la vostra vocazione!  Essa vi ha messo sulla via della perfezione, e  Voi avendo deliberato di batterla avete resoluto di seguire G.C. da vicino cioe' di recopiarlo in vio, imitandolo per quanto possibile;  imitaione questa che vi ha fatto meritare dalla Chiesa il titolo di Spose di Gesu Cristo.

 

Sposa di Gesu' Cristo...!  Ah! riandiamo, reandiomo colla vostra memorie i giorni dell' anno che spira' vediamo qual'e' stata la nostra corrispondenza, con qurasto nostro sposo divino.  Vediamo un poco come son andate le nostre cose in Cappella, in iscuolo, nel nostro ufficio, nel nostro lavoro, l'osservansa dell regola, i nostri voti le nostre relazione coi Superiori. cogle uguali cgli inferiore  -  (Oh! con quanti defetti, con quante ommissioni, con quante imperfezioni forse ci e' dato di incontrarci).  -  le nostre preghiere sono state fredde, le nostre meditazioni prive dell' azione fecconda della volonta' siamo usciti senza propostiti, le Comunione senza fervore, solo per uso, visite a G.C. in sacramento con desttrazione, ci siamo dimeticati di G.C. anche innanzi al Tabernacolo,  -  ispirazioni non ascoltate, mortificazioni fuggite, (al contrario forse abbiomo secondato lo pigrizio, la vanita', l'amor proprio, la nostra comodita').

 

Di fronte a questi difetti, a queste mancanze, a questa mal corrispondenza, come fovra' essere la nostra condotta.  Ci abbiamo forse Sor. Dil. in G.C. scoraggiare.  Ah! tutt' altro anzi tutto prostriamoci innanzi al Signore e coll' amarezza del prntimento dimandiomo peita' e perdono, poi preghiamo lo s voler rennovare nell' anima nosttra quel primo ardorre (hrara) che avemmo nei giorni della vocazione e proponioamo di voler essere per l' avvenire spose piu' fedeli del Signore nostro Gesu' Christo.  E come base ed aiuto ed adempire questo vostro proponimento vi propongo la reconoscenza, la gratitudine.

 

Si!  L'ingratitudine e' quel vizio mostruoso che ha sempre contribuito a deturpare il mondo.  -  Essa e' figlia della superbia e della presunzione, come per contrario la gratitudine e fighia dell' unilta' e dell' amore.

 

Donde viene, domanda San Bernard, che quantunque Iddio non cessa di compatire giono e notte agli uomini tanti benefici e tanti aiuti, pochi sono quelli fra essi che si avanzano nella virtu', pochi sono quelli che seguono la via stretta del paradiso senza piegare alla via larga della perdizione?  A che attribuire tutto questo se non all'essere quase tutti gli uomini simli ai nove lebbrosi del Vangelo, che moto presto si diemnticarono del beneficio ricevuto, e pochi, pochissimi essere quelli, che come il Samaritano, tormimo c rendere grazie?

 

E noi ad esempio di San Bernardo domandioamo donde viene che molte sono da Dio chiamate ad essere Suore, molte recevono il dono dell'a;tro canto poches sone quelle che corrispondono alla loro vocazione e si occupano di avanzarsi nella via della propfia perfezione e santificazione,  Quante poche infatti sono la Teresa, la Maddalene de' Pazzi, le Margarite Alocuque?  Perche? perce' questo se non perche' molte si dimenticano col tempo del gran beneficio che hanno da Dio ricevuto e percio' stesso dall'obligo di essere continuamente grate per tanto dono.  Si l'ingratitudine e'una specie di tarlo che rode l'anima, fiaccia il vigore e il regoglio della virtu' e lascia l'uomo destituito di forza e di azione.  L'ingratitudine e' una vento divampante che dissecca la fonte della devosione restagna la soave rugiada della Misericordia e i copiosi revi della grasia.  Ah!  -  Sorelle Dil - che non sia, che non sia questo di noi; riflettiamo stamani che prima di recevere il benificio della voacazione, quanti e quanti latri beneficii si presuppongono l'esistenza  -  la necessita' in grembo della Chiesa Cattolica.  Battesimo  -  conferma  -  Eucarestia  -  Voi avete voluto fuggire il mondo ed ecco che il Signore che il Sacro Cuore di Gesu' si apre questo nuovo Istituto, appositamente pr voi.  Ed ecco che al recordarci di tanti benefici, ma sop[ratutto del beneficio grande della vostra vocasione noi sentiamo il nostro cuore aprirsi e sprigionare i sentimenti piu' teneri gratitudine Se "Te Deum laudamus" Si a Te ogno lode a  to siamo rese grazie Ah Si! noi Ti ringraziamo di tanti beneficii ma sopratutto di averci scelte per tue spose.  Ah! Si o Gesu' fa che la vita che ci rimane sia tutta spesa nel ringrasiarvi - In verita' come le Sante, leggete, leggete le loro vite le troverete un continuo inno di gratitudine e di reconoscenza verso Iddio verso l'amato loro sposo Gesu' Cristo.   Coltivate percio' sorelle dilettissime la virtu' della gratitudine ed avete corrisposto alla vostra vocazione ed avrete ance adempito il consiglio dell' odierne Vangelo,  "Estote parati".

 

Per la rinnovazione dei Voti alle Suore dell' Istituto Nummo -  Il Gugno 1920.

 

"Festa del Sacro Cuore"

 

Da questa piccola, umile cappella dove voi devotamente vi seite raccolti per rennovare vostra professione religiosa il mio pensiero se ne vola a Roam, se ne va la dentro all Basilica Vaticana dove pochi giorni er sono il glorioso regnant4ee Pontifice Benedetta XV dichiarava degna degli onori dell'altare la Serva di Dio la Beata Margherita Maria Alocoque.

 

Si la Beata Alacoque offi e' dalla Chiesa dichiarata essere santa.  Ma che cosa la fece santa?  Qual e' stato il primo sentimento che come religiosa la fece santa?  Apriamo, S.D. la sua vita e proprio nelle prime sue pagine noi troviamo che dal primo giorno occupo' la sua ment ed il suo cuore, e che l' accompagno' pei suoi giorni fu appunto presto.

 

a)  "Una casa religiosa e' un luogo santo."

b)  "Che quelle che vi soggiornano sono destinate a diventar     

    sante."

c)  "Che per diventare sante devono renunciare a se stesse  

    senza risparmio."

 

Ed io oggi quando unite a tutto il mondo cattolico, vi vedo qui adunate a festeggiare il Sacratissimo Cuore di Gesu'a festeggiare quel Cuore dal quale la vostra congregazione prende il mome a festeggiando non in via comunne ma in una maniera tutta speciale - a festeggiarlo anche col perfetto olocausto di voi estesse - ma a festeggiarlo colla rinnovazione della vostra professione religiosa - ma a festeggiarlo da vera sue serve col rinnovare i patti della vostre servitu'- ma a festeggiarlo da vere sue spose, col rinnovare i vincoli che legano il vostro cuore al cuore di Gesu'.  Io vi invito prima di divenire ad un alto cosi solenno, vi invito di dare uno sull'anima vostra, di dare uno sguardo sull'anima la piu' dal Cuore SSmo di Gesu' sull'anima di Margherita Alocoque - e di esaminare se lo stesso sentimento che animava la anima voi adesso.

 

a)  Siate voi persuase che trovandovi in questa casa voi vi trovate in un luogo Santo.  Un luogo benedetto secondo i Riti della Chiesa, un luogo Gesu', questo sposo amato delle amime nostre, abita in mezzo alle anime delle sue spose predilotte (avete voi sempre fatto corrispondere tutte le vostre azioni come conviene a questo luogo santo.  Avete voi qua' vissuto con timore "locus iste terrikilis est" Avete voi fatto il vostro possibile per evitare qualsiasi difetto, qualsiasi imperferzione, qualsiasi peccato non dico mortale ma anche veniale,  "Locus iste sanctus est."  Vi siete forzate; avete fatto violenza a zoi stesse a ppraticare la virtu' a vivere come conviene a questo luogo).  Ma siete voi intimamento persuase che questa e' la casa di Dio e non la nostra, che si ci permette di chiamarla nostra solo perche' abbiamo noi scelto per casa di Dio.  Ma quando abbiamo detto casa di Dio, abbiamo detto tutto.  Iddio  -  il Santo per eccelleza  -  santo, santo, santo.  Egli viene salutato dagli angeli e beati nel cielo - santo per i santi Sacrifici che vengono offerti  -  Santo per i sacramenti che vengono offerti  -  Santo per i semi di santita' che vengono amministrati  -  Santo per i semi di santita' che vengono immersi nelle anime tenere di tante ragazze  -  Santo per la parola di Dio che viene amministrata - Santo perch' in esso abitano le sante anime spose di Dio, spose del Sacro Cuore di Gesu'.

 

b)  E voi che qui soggiornate avete compreso, siete persuase che qua' vi trovate allo scopo preciso di diventare sante?  come nella santita' vi hanno preceduto tante altre religiosa, come santa e' diventate la religiosa devota di Gesu', Suor Margherita Alocoque?  Se voi esitate a respondere, io non esito a dichiararvi che ancora non avete capito la vocazione alla quale siete chiamate  -  "sancti estote sicut Pater voster in Collis Sanctus est," e' detto a tutti gli uomini, a tutti i Fedeli, ma con quanta maggior ragione non vien detto alle spose di Gesu' Cristo, a coloro che si vantano di chiamarsi  "Figlie del Sacro Cuore"  -  Figlie della stesse santita' che non se ne curano della santita!  Se uno resce ad immaginare questo concetto no avra' per risultato un nostro nefando - Ah! non siamo persuasi che ci troviamo in un luogo santo, noi siamo persuasi che dobbiamo essere santi come arrivare a questa grande santita?

 

c)  Il come non ve lo dico io, il come l'avete gia sentito dalla religiosa che ve precedette in questa vita; per diventare santi, essa vi dice dovete rinunziare a voi stesse senza resparmio  -  Ed infatti come siete venute qua' a fare non la rinunzia totale di voi stesse, a qualsiasi soddisfazione, a qualsiasi attrattiva che possa offirvi il mondo il Demonio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Domenica Va dopo Pasqua 1919 conferenza tenuta alle superiore delle terziarie Francescane Floriana.

 

"Sit autem omnis homo velox as audiendum, tardus autem ad loquendum, et tardus ad veam" S. Giac.  i.e. (Epistola odierna).

 

Avuto dalla vostra Madre Generale, Sor. Dil. in G.C., l'incarico di dirigervi poche in questo vostro incontro andavo ruminando in verca della materia da trattare con voi, quando leggendo l'ordierna epistola, la mia attenzione venne rechiamata e fermata su queste parole.  E dirigendomi a Superiore, ho scorto in esse un'aurea di prudenza  -  di quest virtu' necessaria in tutti, ma in modo speciale a quelle reigiose che la Div. Prov. ha posto a capo di una comunita'.  Percio' ne passeremo ad esame il sirreferito testo e divideremo il nostro discorso in tre parti.

 

 

Sit...... velox ad audiendum

 

La superiora cosa deve udire?  Chi deve udire?

Una Superiora di una comunita' reilgiosa diceva a se stessa se per tanti anni non mi reusci' dfi tenere a posto l'anima mia per una settimana come mai non sara' possibile a tener a posto le anime delle mie suddite, che io dopo tutto non conosco de esse ance sono di carattere diverso?  E la risposta che ebbe fu questa "Die sara' con voi".  Si, non vi scoraggiate, Dio e'con voi non ve ne ha dubbio, ma la vostra parte e' appunto questa, di udire la voce di Dio che vi parla in favore della vostra comunita'.  "Velox as audiendim", dovete avere premura e grande premura di udire la vpce do Dio -.

 

Dio dirige, maneggia, santifica la vostra comunita' per mezzo vostro, quindi ecco l'obbligo di star sempre vicine a Dio e per udire la sua voce.  "Velox ad audiendum"  Una comunita' di suore che cosa e' essa mai?  Essa e' la reunione di anime che Iddio ha privilegiate una sua proprieta' tutta speciale  -  dando loro l'ufficio di angeli sulla terra e per messo vostro egli le guidera' e versera' su di loro le sue benedizione.  Ma voi? voi? dovete udirlo, dovete essere premurose di ascoltare la sua voce, di conoscere i suoi consigli "velox ad audiendum".

 

Ma dove, quando, come, ascoltare questa voce di Dio? - nella santa Comunione  -  Anzitutto mantenete la vostra coscienza continuamente nello stato d'innocenza in modo do poter fequentare ed accostarvi alla Sacra Comunione giormalmente  -  E Fatta la comunione dopo offerti i sentimenti di unilta' e gratitudine per tanta degnasione, e domadate tutti i limi e le grazie necessarie al vostro ufficio  -  entrate a trattare con lui delle sorelle affidate alla costra cura: presentatele a Lui una per una e state attnete a quel che wi dive per ognuna "velox ad audiendum".

 

Amate l'prazione e sopratutto la meditazione.  La mezz'pra si meditaione e per voi, superiora, una mezz'ora di udienza speciale che Iddio vi concede.  Egli vi da i suoi ordini - la sua rappresentante, la sua, per cosi' chiamarvi, segretaria.  L'precchio dell'anima vostra deve ssere continuamente teso ad ascoltare la sua voce "velox ad audiendum"

 

Ma sopratutto avete un altro mezzo per ascoltare la sua voce e questo e' l'atto della sua presenza.  Tenete l'anima vostra sempre qual dev'essere tempio di Dio , e quando non potete andare a fare meditazione, quando per voi e passato il breve tempo della comunione non vi scoraggite, chiudetevi un istante con Dio entro l'anima vostra e con Lui conferite e pregate, pregate e pregate continuament per le sorelle offidate alle voste cure.  Oh! che premura vi assalivebbe, se il Signore a farvi sentire la sua voce  "velox ad audiendum"  -  Una e' tentata da scoraggiment, altra conto la vocazione, un'altra da memorie passate, etc.,  E se il lupo infernale cantera' vittoria su qualcuna di queste anime a voi affidate potete voi esimiervi da ogni colpa.

 

Percio' usate tutti i mezzi per ascoltare la voce di Dio -   Comunione, mediazione, presenza di Dio.

 

"Sit tardus ad Loquendum"

 

La correione fraterna e'segno di amore non vi ha dubbio lo dice lo stesso Iddio per mezzo di S>

Giov. l'apostolo.  "Ego quos amo arguo et castigo".  E San Paulo  "Quem enim diligit Dominus castigat"  -  Cosi il padre che ama il figlio lo corregge perche' lo vuol buono - S. Agostino  "Qui non corrigit non regit".

 

Quindi non vi ha dubbio che la correzione sia un atto di vera carita', amore, me siccome non dipende soltanto dai setimenti e dalle disposizioni materne della superiora ma anche dall' accettazione delle suddite e con quante cautele va fatta.  Onde recordiamoci del monito odierno "tardus ad loquendim:, Esso ci aiutera' a correggere con carita' e prudenza.  Perche' dopo tutto la correzione sempre reca pena e quindi quante cautele perche' sia meno penosa e piu' proficua e vantaggiosa:

 

1.  Scegliere tempo favorevole - finche' torni la calma tanto nella suddita che in voi.

2.  Adattarsi al carattare della colpevole.

3.  Eliminare i sentimenti di antipatia e di avversione.

4.  Castigate poco.

5.  Incoraggite molto.

6.  Perdonate facilmente.

7.  Dimenticate.

8.  Riprendete secretemente le colpe secrete.

9.  Per cose da poco non troppo sovente.

10. Avere reguardo all' eta', grado di virtu'.

 

"Et tardus ad viam".

 

Ecco un altra virtu' tanto richiesta in chi e' superiora.

"Discite a me quia mitis sum."

 

1.  Mezzo di San Gregorio:  cul ricordarci ghi affronti che Gesu' Cristo  sopporto' per noi  -  Schiaffi  -  spirti  -  calunia  -  denigrato l'onore  -  nelle vistti  -

 

    Se egli accetta tutto questo per tuo amore e' possibile che noi non possioamo con manuetudine soffri un poco per Lui.

 

2.  Vedendo e recivendo le mancanze contro di noi, riflettiamo alle mancanze contro di noi, reflettiamo alle mancanze commesse da noi contro gli altri  -  Le auddite ci mancano pensiamo all' ommissione dei nostri doveri.

 

Come l'acqua wstingue il fuoco cosi la memoria delle proprie colpe smozza il fuoco dell'ira.

 

"Laudi"  p.104

 

Speranza e confidenza in Dio

 

"Sit autem omnis homo velox ad audiendum. tardus ad loquendum, et tardus ad viam"  S. Giac. i.e.

 

Se questa massima, questa norma di prudena sia a tutti diretta con quant6o maggior ragione e' diretta alle superiore delle comunita' religiose.

 

Il mezzo che ci auita ad osservare questa norma e'  la fiducia, la speranza in Dio.

 

La speranza e' virtu' teologica a) perche' ha Iddio per suo oggetto primario  -  b) perche' da noi soli non possiamo acuistare uno tale virtu'.

 

Oggetto secondario:  la remissione dei peccati  -  la grazia santificante - i lumi che ci mostrano la via da battere  -  la determinazione della nostra volonta' e turri altri doni sopranaturali che ci spignono ad operare il bene.

 

Il Profeta Geremia  "Benedetta sia quell persona che confida nel Signore, ed in Lui se abbandona totalmente.  Essa sara' simile ad un'albero piantato sulle rive di un fiume: quest: quest' albero stendendo verso l'aqua le sue radici non temera' l'ardore dell' estate, le sue foglie saranno sempre verdi, ne' mai cessera' di portar frutti  "Ecco quanto e' preziosa, ed utile questa confidenza in Dio  -  essa e' sorgente di beni  -  fornte di benedizioni  -  e' una felicita' anticipata in questo mondo  -  ed una felicita' preparatoria a quella che ci aspetta nell'altro mondo.

 

Difetti contro questa virtu'                    La superiora deve mostrarsi madre e non  sivrana

 

I.  Sperare popo  -  si manca per dusoerazuibe.

 

Cerchiamo di scoprire questa piaga  -  Eccovi una superiora quanto selo non speiga nei suoi primi tempi del suo superiorato, quanto le sembra di agguistare tutto, di rimediare tutto  -  tutti dicono che buona superiora  -  la novita' del luogo, delle persone, etc.  Ai primi disinganni, alle contrarieta' che le vengono dai suoi suo ufficio le appare una MONTAGNA insormontabile e nulla vale a toglierla da tale scoraggimento.  Cosa e' questo?  E mancanza di confidensa in Dio.  Da principio non e' posta abbastanza confidenza in  Dio e questa fu la cousa, in principio dello scoraggimento.

 

Confidiomo in Dio ed allora il timore si cambia in fortezza, la debolezza deventa coraggio.

 

Difendiomoci da questo difetto, quando l'ufficio ci sembra grave, superiore alle nostre forze esclamiomo dal fondo del Cuore: "Deus in adiutorium meum intende.  Domini ad adivinandum me festina".

 

II.  Per eccesso  -  sperare troppo  -  cadendo nella presunzione.

 

 

 


 

1. Si ricorda la Superiora perche' viene chiamata Madre, ed in tutte le sue azioni si deporti come tale.

 

2.  Si ricordi che esse rappresenta N.S. G.S. percio' nel comandare, ed insegnare sparga sempre tra tutti i membri della campagnia, fil buon odore di Gesu' Cristo.

 

3.  Si recordi di dover governare piu' coi fatti, che colle parole, e tutte quelle cose che condannera'nei suop figli, nostri col suo diprtamento che non devono farsi, acciocche' predicando agli altri non sia fitrovata colpevole. 

 

4.  Si ricordi che nella Compagnia non deve fare differenza da persona.  Non sia l'uno piu' amato dell'altro accetto quegli che trovera' migliore nelle opere buone, e nell'pbbedienza  "Qua non est accepitatio personarum apud Deum".

 

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5.  Si ricordi quanto l'ufficio suo sia difficile ed arduo, dovendo usare ora la serverita' del maestro ed ora l'afetto pietoso di madre.  Ora infatti dovra' ammonire con figore gli indisciplinati ed inquieti; pra pregare dolcemente gli ubbidienti e pazienti, perche' vadono di bebe in meglio; ed ore dovra' correggere o con repressioni e con persuasioni adattandosi sempre alla capacita' di ognuno.

 

6.  Si recordi di non dissimulare i peccati dei delinquenti, particolarmente se insigniti della dignita' dei Superiori, ma sempre con carita' tolge dalle radici per quanto pero', tutti i difetti e gli abbusi in sul loro primo nascere.

 

7.  Sji recordi di avere sempre grande premura, della salute, delle anime a se connesse, e di guardarsi dall' avere maggiore collecitudine delle cose transitorie, e caduche; e perche' non gli sia di pretesa la poverta' della Campagnie si ricordi di avere sempre grande fiducio nella Divina Prvidenza, perch' incoraggiate coloro che temono Dio.

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8.  Si ricordi che nel tremendo giudisio che Dio si fara' l' esame del suo governo, e dell' ubbidienza dei suoi sudditi, procuri pertantoche usare ogni deilgenza nel suo ufficio per poter in quel giorno dire col profeta al Signore "justitiam tuam non abscorde in corde meo, veritatem tuam et salutem tuam disci".

 

9.  Si ricordi che quanto e' piu' grande il numero dei suoi figli tanto maggiore e' la sua responsabilita', e che nel giorno del giudisio dovra, rendere conto delle anime loro non meno che della propria.

 

10.  Cosi' temendo l'esame futuro del Pastore, circa le pecorelle a se commesse nel'emendare gli altri non manchear'di emendare ance se stesso.

 

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Alle superiore Terz. Francescane  1924

 

Cf. Regole delle S SC 8 p25-27
 

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p.292 not typed

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N.B.  Bicca minn ittra

 

restagna la soave regiada della misericordia e i copiosi revi della grazia.  Ah  -  sorelle Kil  -  che non sia, che non sia questo di noi reflettiomo stamani, che prima di ricevere il beneficio della vocazione, quanti e quanti altri beneficii si presuppongono l'esistenza  -  la nascita in grembo della Chiesa Cattolica - Battesimo  -  Confermazione  -  Eucaristia  -  Confessione  -  Voi avete voluto fuggire il mondo ed ecco che il Signore che il Sacro Cuore di Gesu' vi apre questo nuovo Istituto, appositament pre vio.  Ed ecco che al ficordarci di tanti beneficii, ma sopratutto del beneficio grande della nostra vocasione noi sentiamo il nostro cuore aprirsi e springionare i sentimenti peu' teneri.  Gratitudine, si, "Te Deum Laudamus".  Si a Te ogni lode a te siano rese grazio.  Ah si!  Noi Te ringraziomo di tanti beneficii ma sopratutto di averci scelte per tue spose.  Ah si o Gesu' fa che la vita che ci rimane sia tutta spesa nel ringraziarvi -  In verita' come le Sante si fanno Sante, leggert, leggert le loro vite e le troverete un continuo inno di gratitudine e di reconoscenza verso Iddio, verso l'amato loro sposo Gesu' Cristo - Coltiate percio' Sorelle dilettissime la virtu' della gratitudine ed avrete corrisposto alla vostra vocasione ed avrete anche adempito il consiglio dell'odierno Vangelo "Estate parati".

 


 

"Gaudete et exultate quoniam merces nostra copiosa est in coelis".

 

Le ultime feste centinare Francescane ce hanno ravivato la memoria dell'ordine e delle vote di S.F.

 

La presenza di queste suor nella nostra Cappella stamani che fra qualche giorno stanno per lasciare patria compagne per recarsi, obidienti agli ordini refarsi, obbidienti agli ordini revevuti dai loro superiori, in una tera lontano ed ivi continuare la missione dil loro divino Maestro quanti fatti dolci e siavi non richiamano all nostra memoria.

 

Esse rechiamano al vivi al vivo all nostra memoria la Grotta di Betlemme e la casa di Nazareth ove Gesu' con Giuseppe e Maria ci danno la prima idea dell Costituzione della Chiesa.

 

Esse ci portano sulle reve Giordano e ci fanno ricordare le dolci parole dirette da Gesu' - ad Andrea e Simeone,  "Venite post me" i primi due Apostoli, e tutti gli altri con un semplice invito  "Seguere me"  con quante gererosita' non  seguirono il Divin Maestro a formare la Chiesa.

 

Ed ecco raccolti insiemi i primi uomini su cui e per mezzo di cui Gesu' doveva instituire la Chiesa.  Col linguaggio piu' semplice e piu' tenero egli revela loro i misteri piu' sublimi, conferma i precetti del decalogo egli annuncia alle lago di Tiberiale ed istituisce Pietro a Capo della Chiesa "Petro ames me?  Pasce, agnos, pasce.

 

I dogmi (la dottrina) te li confido, in questo tesoro, vo sono i precetti che ho tanto promulgato e che soli possono manterere la pace e l'ordine in mezzo agli uomini,  Il sangue versato sul calvario ascolta che apprendi l'uso che devi fare di tante recchezze.

 

A te d'attorno i popoli si agitano in mezzo alle tenebre delle loro miserie, man mano che finiranno saranno rimpiazzate da altre generazioni, anche esse maltrattate dalle stesse passioni vizi, delitti.

 

Sorgi e corri a questi disgraziati porto loro il lume della verita', le dottrine che salvano, i precetti che devono praticare, predica, evangelizza, spingiti fino agli estremi confini della terra e porta loro il mio sangue la mia vita.

"Euntes ergo focete omnes gentes"

 

La concezzione dell'ordine francescano e tutte quanti dovuto all' idea missionaria sposata alla grazia Divina nella mente di Fco.

 

Vi protate lungo non di conforti e cimidita' che offre il progresso civile, ma nelle vostre mancanze, nei vostri bisogni nell vostre privazione di ogni genere ricordatevi nelle parole di N.S. "Guadete et exultate quoniam merces vestra copiosa est in coelis.

 

15 Ottobre 1927

 

prima della partenza del primo gruppo di Suore missionarie francescane per l'Abisinia  -  Ist Fra Diego -

 

Prima di veder scelta questa pia e geniale abunanza, permettete Signori che io ringrazi vivament il Direttore, gli altri sacerdoti cooperatori, i Signori Catechisti e tutti questi bravi contenute in questo bello e ficco foglio.

 

Di natura sua l'animo mio figugge da ogni pompa e solennita.  Onorato infatti anco una volta da Mgr. Arvivescovo dell' incarico di presiedere questa gara catechistica, non nascondo di aver accettato con una certa resistenza  -  pero' pra mi accorgo e di cuore posso dirlo, che e' stato per me un vero piacere il rilevare la floridezza, prosperita' e disperita' e disciplina sempre crescente di quest'  Instituto d'Educazione Cattolica  -  E durante la gara dentro di me diceva e' proprio cosi' che si fa del bene alla Chiesa di Gesu' Cristo:vi e' infatti chi dice che per quanto importante e' il noviziato per un ordine religioso, per quanto importante e' un buon Seminaro per avere un buon clero; altrettanto e' necessario aver die buoni Istituti di Catechismo per formare dei buoni e ferventi fedeli, E la dicamo con sodisfazione che tra costoro ferventi fedeli,  E lo diciamo con soddisfazione che tra costoro l'Istituto di San Giacomo tiene un buon posto importante e' un buon Seminario per avere un buon cler; altrettanto e' necessario aver dei buoni Istituti di Catechismo per formare dei buoni e ferventi fedeli.  E lo diciamo con soddisfazione che tra costoro l'Estituto di San Giacomo tiene un buon posto in prima fila.

 

Ed e' percio' che ia mi congratulo con tutti della felice riuscita della gara, mi congratulo naturlmente col Principe della gara, ma poi anche con tutti, hanno concorso con quella premura di prendere il pallio, come appunto ci raccomanda l' Apostolo nostro Padre San Paolo, "Sic currite ut cimprehendatur".

 

Una parola di ammirazione e considerazione permettete che io la diriga al Maestro Diacono mio ultimo amico d'infazia, per avervi rallergrato questa nostra abunanza colle sue dolci, soavi e magistrale note.

 

Termino poi' coll' augurare al zelamente Mgr. Direttore mio carissimo Collega, ed a tutti i suoi collaboratori, una peziensa e lena sempre maggiore per lavorare e lavorare per la causa di Gesu' Cristo, che dopo tutto il tempo datoci e'' molto breve, la vittoria finale' nostra;  "prtae inferi non prevalebunt" ed il prmio restera in nostro possesso per sempre "in aeternum."

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Alle recoverare del Buon Pastore C. Balzan

27 Marzo 1922

 

Importanza della Salute

 

Ikkaginatevi di vedere Iddion che vi presinta un sommo bene id un sommo male  e ne lascia la scelta al costro libero artitrio.

 

Chiedete a Dio tale chiareza di mente che vi gaccia conoscere il grande affare di cui se tratta, e tanto forte risoluzione di volonta' da essere pronto ad agonizzare per l'anime vostra.

 

I

 

"Ibit homo in dimum alternistatis" (Eccl)

 

Questo e' detta quella dell'eternita' a defferens#za di questo mondo in cui dimoriamo.  Questo e' luogo di passaggio, e'albergo.  L'abitazione ferma e permanente e' nell'altro, e' nell'eternita', o nell' inferno o nel paradiso, cioe' o nella sfera d'ogni scontento lungi da Dio.  Ond'e' che tanto l'inferno, quanto il paradiso e' casa dell' eternita.  E percio' dovendo ciascun figliolo d'Adamo, secondo i suoi portmaenti dopo morte, avere la sua stanza, o nell' uno a nell'altro attimamente e detto che l'uomo andra' nella casa dell'eternita'.

 

ETERNITA' - Dovete apprendere bene questo vocabolo di eternita', per ponderare da vero che gran cosa sia il dovere voi abitare nella casa dell'eternita', cioe' dstare eternamente o nell'altro ottimamente e detto, cioe' sempre, senza che mai ve ne abbiate a partire.  Laonde e' vero che se dopo morte piombaste nell'inferno, ivi giavereste sempre sempre, senza sperare di mai partirvene - E se dopo la medesima morte vi troverete in paradiso, ivi pure sempre soggiornerete, senza temere di mai lasciarlo  -  A questi termini vi porta l' essere immortale che Dio vi ha dato, cioe' a vivere o seco sempre beato e non mai infelice, o coi demoni sempre dannato e non mai felice.

 

Che vuol dire SEMPRE e MAI, meglio l'intenderete voi pensandovi, che io speigandovelo.

 

Che direste se tanto l'eternita' del paradiso, quanto quella dell'inferno dependono da pochissimo?  dal ladare, riverire e servire Iddio in questo brevissimo tempo che noi viviamo.  E pure e' cosi'.  Cioe' dall' attenervi nel vostro vivere, o alle scarse promesse del demonio, o ai leggeri comandamenti di Dio dipende inevitabilmente ogni vostro bene o ogni vostro male.  Considerate la prima verita' nel seguente punto.

 

II

 

IL DEMONIO promette ai suoi seguaci qualche poco di bene in questa vita; al quale i meseri credendo, e secondo le sue istigazioni operando, ai rendono degni dell' eternita' di peni dell'inferno.

 

Promette, ho detto, anim mia, ai suoi seguaci qualch poco di bene.  Perche' rare volte ottiene anche questo poco - il promettere finisce in parole ringuardati il tempo futuro, il wqquale nella vita dell'uomo e ' inartissimo, l'atternire appartiene al prsente,  Ma in questo come d'prdinario sono delusi i seguaci el demonio! Nibit invenerunt in maribus suis.

 

Perocche' il perfido vien sempre messo nelle sue promesse piguardati il meglio ed il piu' perche' non puo'.  Sono forse in sua mano quelle recchezze, quei piaceri, e quella vita, delle quali si fa larghe promesse?  No - sono in quelle di Dio e, percio' promette di quello d'altri e non del suo.  Promise che sarebbero Dei "Eritis sicut Dei" e fu una solenne menzogna. Talche apparisce che le sue promesse sono fordi degne di chi e' padre della bugia  - Ma intanto con questo promesse quanti inganna!F quanti lo servono!  Quanti  precipitano nell' eternita' dell'Inferno!  O che poco assai sono le promesse di diaboliche!  O che molto sono le pene dell' inferno!  Andate avanti e descorrete cori'.

 

Quando alle promsse  corrispondessero i fatti che otterresto alla fin fine? niente piu' che beni transitori.  La durata dei quali se be fosse di mille anni se dopo ne deve seguire il fuoco infernale ed eterno; ah! dite e direte bene con San Luigi Consaga: "quie haec ad poenem aeternam?  che proporszione corre tra le delizie e tra le grandezze dell' universo godute mille anni, con l'eternita'di milioni e milioni de secoli senza fine e tutti in pene? Tanto e' tenue la proporzione, che non ve ne ha alcuna.  Quid prodest homini, si universum mindum lucretur, animae vero fallaci speranze che vi da il demonio, le accetterete?  E la crederete grandi cose e tali che per esse sia bene accettare di penare per tutta l'erernita' nell'inferno?  Ah! che non solo non e' bene ma e' solenne pazzia il pure badarvi.

 

III

 

Il Signore poco richiede da noi imponendoci l'osservanza dei suoi cimmandamenti in quest vita, con sicurozza di avere a conseguire nell' altra leternita' del Paradiso.  Ah! se vi contorvete sopra di cio'voi mi scandalizzate, e mostrate di non dapere qual bene vi si offra nel dirvi eternita' del Paradiso.  Ella e' godimento di Dio, e d'ogni bene, che senza mescolamento de verun male sempre durera' e mai non manchera'.  Ditemi percio'.  Che cos'e' l'osservanza dei cimandamenti per conseguire tanto mercede?  Eh che e' poco e' pochissimo e nulla.  "Pro nihilo habuerunt terram desiderabilem"  Ps cv puo' dirsi di tutti i beati nel cielo.  Non vi gravate percio' di quel poco che Iddio da voi rechiede per quest beatitudine.  Aggungete peuttosto quest ponderasione.

 

Quando vi abbligaste a tutte le austerita' dei remiti, a tutte le soggessiosi dei religiosi, a tutte le macerasioni kei penitenti, a tutti i tormenti die martiri anco sarebbe poco.  Per "quid haec" che cosa hanno a fare tutte4 queste cose per cosi' breve tempo "ad vitam aeternam  "Tutto e' poco , tutto e' pochissimo, tutto e' nulla.  Vedere Iddio, essere beato della sua stessa beatitudine, contemplarlo faccia a faccio, sena velo, senzaggh immagine in se stesso, sempre sitibondi di piu' conosculo e sempre saziati, sempre

dazi e sempre satibondi.  Come dunque vi parono gravi i comandamenti.  L'annegazione delle male voglie.  La mortificazione delle male voglie.  La mortificazione delle male voghie.  La mortificazione del vostro corpo, il servisio di un Dio che gle angeli stessi reputano sono amore?  Dal ricordatevi che la promessa fattavi e, la beatitudine eterna - Si tratta alla fin fine di un servisio che non dura che questa vita.

 

Una donzella convertita dal protestantesimo al cattolicesimo che e'morta or son quatro settimane spesso diceva  "Quante e' buono Gesu' e se lo avessi amato da sempre o quanto siete fortunati voi che lo avete amato da sempre - e nella sua malattia quanto tutto sopportava con pazienza pur di sapere di servire di amare Gesu' (Violetta English)

 

dunque anche noi serviamo Dio amore in Gesu', fuggiamo il peccato e ricordiamone che ogni punizione, ogni mortificazione e' poco quando sappiamo di lavorare per la salvezza dell'anima propria che consiste nell'eterna beatitudine.

 

Casa

Eternita,

Mai sempre

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Promesse del demonio             Che non attiene sono di poco valuta promessa di Adamo ed Eva

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Richieste del Signore

Promessa del paradiso eterno

Romiti, religiosi, penitenti, martri

Vedere Iddio - faccia a faccia, sazi e Satibondi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Alle Collettiva dell' O.B.M.

 

"Ibit homo in domum aetermitatis"  -  Uno squardo al mondo.

 

Casa e'detta l'eternita' a differenza di questo mondo.

 

Eternita' stare eternamente in paradiso o nell' inferno.

Sempre e mai' dipendono da pochissimo.

Dipendono da un momento

 

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Il Demonio                                                      Iddio

 

un poco                                                                      Comandamenti, e promesse

ma e'infedele                                                   Godimento di Dio

ma niete e suo                                                 Ogni bene

e poi fine eterne                                                          Nessun male

 

 

La porta e' la Morte

 

e'certa "statutum ist himinibus semel mori" Heb IX.

e' fine di tutto il sensibile recchezza, bellezza, santita', piaceri nascosto nel silenzio e tenebre dil sepolcro.

e' vicina.  Il Demonio ci fa sperare di vivere lungo come a quel ricco del Vangelo "in annos pruimos" Luc. XII.

 

Iddio    Memor isto quoniam mors non tardat.  Eccl XIV.

                        "Qua hora non putatis" Luc XII.

                        "Stimulus autem mortis peccatum ist" 1 Cor XV

                        "Estote pavati" Luc XII.

 

Importanza di parla bene

 

La piu' bella fra le grazie.

La piu' importante.  "Quid prodest homini si ...  animae vero suae detrimentum patiatur  "MattXV1.


"Kexkixhom bil-hsieb ta' dnubiethom l--imghoddija; izda biex jindmu minnhom u biex jipkuhom bhal S. Pietru u mhux biex jaktghu jeshem bhal Giuda mill-hniena t'Alla"  Talba.

 

 

 


 

"Pie Jesu Domine dona eis requiem"

La Chiesa nella Sua Liturgia.

Scopo

Cos'e' che stamani per tempo ci ha protato qui?  Cos'e' che ci ha fatto prender parte in questo devoto pellegrinaggio?  Noi siamo qui' vinuti per pregare te O Gesu' con oiu' fervore a favore della anime pruganti,  "Pie Jesu Domine dona eis requiem".

 

Esse sono amime sante, esse sono eredi del regno die cieli nessuno e niente puo' loro privare di questa eredita'  -  Esse sono anime adorne di pazienza (sabar)  -  Esse sono amime rassegnate, unite alla vostra santa volonta'  -  Per quanto a Gesu' tu ti deporti con loro quale giudice inesorabile (qalil) ed esse reconoscono di aver meritati i tuoi castighi, purtuttavia ti amano quel padre il piu' tenero (hanin) "Pie Jesu Domine dona eis requiem".

 

Chi sono

Esse sono anime della nostra famiglia, esse sono amime dei nostri genitori, sono anime dei nostri fratelli, sono snime die nostri amici, per noi sacerdoti sono anime dei nostri figli spirituali, sono anime dei nostri penitenti, a quante volte mentre in vita noi col segno (radda) della croce li abbiamo sciolti dei loro peccati; i adesso ascoltati o Gesu' pietoso "Pie Jesu Domine dona eis requiem".  Si da loro riposo.

 

Pena del danno

Per poter comprendere in qualche modo la prima pena che le amime pruganti soffrano bisogna rifflettere che la privazione di un bebne e tanto piu' dolorosa quanot piu' questo bene e' eccellente in se stesso, quanto piu' ha diritto al bebe stesso, quanto piu' e' ardente la brama di goderlo.  -  Ora il bene di cui le amime purganti sono private e' Dio stesso.  Dio, centro i pienezza (mili) di ogni bene.  Dio che essi hanno diritto di possedere pei meriti del Sanque di Gesu' Cristo  -  Dio del quale, essendo separate dal corpo, hanna veduto assai piu' di quando erano ancora in terra.

 

Percio' esse si slanciano con tutta forza verso il centro del loro amore, ma ah! quanto soffrono nel sentire la mano dura (kiefra della giustizia tenerli indietro) "Pie Jesu Domine dona eis requiem".

 

I loro lamenti

Si1 O Gesu' senti i loro lamenti (tnehid) essi col profeta reale David ti vanno dicendo "Sicut cervus sitivit ad fontes aquarum, ita anima mea desiderat ad te Deus",  "Pie Jesu Domine dona eis requiem" o Gesu' misericordioso satiateli (haffilhom) questa faciam Dei" quando sara' mai che io verro' e ti potro' vedere faccia a faccia.  Ora con Giobbe "Miserere mei quoniam prolungates est molatus mens".  O Gesu' ti prenda pieta' di noi che il nostro esilio si sta prolungando  -  E noi con loro ti rpetiamo.  O Gesu! misericordioso da loro il riposo. "Pie Jesu Domine dona eis requiem" "Ubi sunt misericordiae tuae antiquae"

 

Noi siamo la speranza delle anime pruganti

F.D. Le anime purganti nella loro estrema meseria non hanno altre speranza che in noi.  Finche' ci troviamo in questo mondo se ci capita (jekk nekghow) la miseria recorriamo al lavoro ed il tozzo di pane ci viene dato; se siamo incapaci al lavoro ricorriamo all'altrui carita' e la troveremo con noi, se siamo malati preghiamo e ricorriamo a Dio ai Santi ed in modo o l'altro restiomo consolati.  Ma alle anime purganti tutto manca, nulla hanno di questo, a chi infatti ricorreranno nei loro patimenti; alla misericordia di Dio, ma il regno della misericordia e' finito per loro, ed ora non sentono che la giustisia; che esige da loro il pagamento del loro sentono che la giustizia; che esige da loro il pagamento del loro debito - A chi ricorrono ai loro meriti? ma per loro il tempo di meritare e' finito  -  A chi ricorrono alle anime che al pari di loro sofforno nel Purgatiorio?  Ma anche essa al pari di loro sono incapaci  -  Solo noi possiamo aiutarle e percio' se manca la nostra carita', alle anime purganti manco tutto. Infatti noi non possiamo vedere le lore lacirme, esse non ci possono far sentire i loro lamenti.  Perche' oggi quali figli fedeli della Chiesa ascoltiamo le parole di Giobbe e che la Chiesa mette sulla loro lingua.  Miseremini mei, miseremini mei saltem vos amici mei  -  Abbiato misericordia di noi, almeno voi amici nostri.

 

Ultima

Si,  F.D. adesso in questo momento solenne della celebrazione della messa  -  adesso quando Gesu' e' pronto di venire in persona a farci la sua cara visita - adesso i' il momento  -  il suo sangue e' qua' sull' altare e reclama quelle anime purganti come prezzo del suo preiosissimo sangue.  Si1 questo e' il nostro momento a favore delle amime, il cuore della messa.  Santa Monica sul punto di morire disse a coloro si stavano d'intorno  "Non pensate al mio corpo, fate dello stesso quello che vi piace, ma ficordatevi di me all'altare del Signore" vuol dire nella messa durante la messa.

 

E voi O Gesu' amore nostro, Dio nostro, versate in abbondanza questo sangue sulle fiamme del Purgatorio. Voi avete promesso di ascoltare (li tati widen) le preghiere del vostro popolo.  Eccoci dunque dinanzi a voi prostrate, come ci troviamo raccolti da Hamrun e di C.Curmi; fate che il vostro cuore si commuova (ticciaqlaq) alla preghiera che unitamente alla Chiesa e tutti inesieme (dite con me) vi facciamo "Pie Jesu Domine dona eis requim."

 

 


 

Is-Suffragju ghall-mejtin

Pellegrinaggio tas-Samra al Camposanto

Nov. 1930

 

 

Un fine nobilissimo, D.F.  -  vi ha fatto stamani uscire di boun' pra dalle vostre case e vi ha radunato sotto il manto della Vergine SSma Onorata sotto il titlol "min tas-Samra"  -  Un fine catolocissimo ci ha qua' condotti in questa citta' dei nostri cari morti in devoto pellegreinaggio.

 

Se per in istante ci riunisse per penetrare il nostro sguardo entro quella carcere che noi conosciamo col mome di purgatorio.  Oh! quale vizione si presenterebbe ai nosti occhi.  Le anime separate dal corpo, perche' ancora non sono sufficientemente purificate dalle macchie die lora peccati, commessi duurante la loro viat mortale, si dibattono (jithabtu) ancora tra le feamme tra le pene le piu' crudeli (l'aktar horox); esse soffrano la privasione (ic-cahda) della vizione beatifica e questa privazione e percio' si sentono naturalmente attratte verso il centro dell'amor loro Dio, ma una mano inesorabile di ferro le tiene avvinte a quel mare di fuoco i di dolore.

 

E mentre una tale vizione travasi ancora sotto ai nostri acchi, parliamo a quste anime, dirigiamo a loro qusta domanda - E' mai possibile che voi che vi trovate questo luogo di salvazione, viatato ogni sabato dall Vergine Santissima, Regina degli angeli, Regina di dutti i Santi, Regina e madre nostra, Regina a madre di Dio, Mafre di ;misericordia, e' mai possibile che non avete in mano vostra altro  mezzo fuorche' il patire, per rendervi degni del Regno dei Cieli?  -  Ed a questa nostra unanime, e con una sola parola secca, secca, che ci ferisce (tinfdilna) il cuore, "NIENTE" possiamo noi fare se non il solo patire,  -  le pene piu' forti sono qua'  il nostro pane quotidiamo.

 

Ad una tale risposte non abbiamo F.D. che confonderci, non abbiamo che addolorarci, anzi al contrario abbiamo nella nostra chiesa di che consolarci (xi ifarragna) perche' se quelle anime nula possono fare per se medesime, molto possiamo fare noi, anche tutto possiamo fare moi in loro favore.  Si! F.D. esiste in seno alla chiesa Cattolica, esiste un mezzo esiste un mezzo per abbriviare il tempo della pena delle anime purganti, esiste un mezzo per liberare queste anime da quesa loro carcere, e questo mozzo Dio, per cosi' dire c'ha tolto dalle mani.  Questo mezzo e' il Suffragio.

 

Per poterci aiutare l'un l'altro e' necessareo vivere in societa' (irridu inkunu imxierka flimkien) ed appunto noi che abbiamo la sorte e la grasia de essere nati e di vivere in grembo alla chiesa Cattolica, siamo illuminati dalla stessa dottrina di Gesu' Cristo, abbiamo la stessa fede in Gesu' Cristo, abbiamo la stessa speranza nei meriti del Sangue di Gesu' Cristo; e queste stessa fede questa stessa speranza ci uniscono insieme (ixirkuna flimkien), e tutto insieme nell'attuale stato di prova formiamo la Chiesa Militante - Per mezzo poi della Carita', per mezzo dell'Amore di Dio, noi non solo ci troviamo sempre maggiormente uniti tra di noi, ma siamo anche uniti ai beati del Cielo, che formano la Chi sa Trionfante, per mezzo della carita' noi ce troviamo uniti alle amine, che penano nel purgatorio, e che formano la Chiesa Purgante - E come (Kif) noi siamo al dire di San Paol "i famigliare di Dio e i concittadini dei santi" cosi' pure siamo gli amici e fratelli de quelli che trovansi nel Purgatorio.  E come noi otteniamo grazie per l'intercessione dei Santi, cosi' le anime purganti possono venire soccorse dall'apranostra, dal nostro suffragio.

 

Percio', gloria a voi F.D. - perche' per mezzo di questo pellegrinaggio, per mezzo della vostra preghiere, per mezzo della vosto suffragio.  Ma attenti adesso qua', qua, sull' altare vi e' il sommo suffragio.  Si!  Gesu' Cristo nel Sacramento dell'Eucaristia si mette a nostra disposizione.  Si! in questa nuova vita, in questa nuova forma di esistenza fra di noi sulla terra, Gesu' Cristo e' siempre pronto a donarsi a noi; Gesu' Cristo continuamente si immloa pre noi.  Ed e' appunto da questa domazione dobbiamo approfittare a vantaggio della anime dei; nostri morti.

 

Gesu' Cristo si dona - sotto le specie del sacramento infatti Gesu' Cristo viene a noi, posa sulla nostra lingua, entra nel nostro petto... Non siamo noi che viviamo ma e' Gesu' Cristo ci trasforma (ibiddilna) in se stesso  -  " nei ego mutabor in te, sed tu mutaberis in me"  -  Trasformati in Gesu' i meriti del suo sangue sono nostri.  Ed e' in quel momento cosi' caro (ekk ghaziz) F.D. che noi possiamo presentarci al trono di Dio e riscattare dal carcere del prugatorio le anime kie nostri morti offrentogli in prezzo lo stesso suo unigenito.  Noinon andiamo piu' a mani vu

ote al trono id Dio, ma gli affriamo lo stesso suo Figlio, quel, quel Figalio che in un eccesso di amore si e' donato tutto a noi.

 

Gesu' Cristo si immola  -  Un giorno sulla croce Gesu' Cristo coll'effusione del suo sangue (bit-tixrid) si e' fatto vittima per nostri peccati e per quelli di  totto il mondo.  Nella celebrazione della messa colla rinnovazione dello stesso sacrificio, il sangue di Gesu' si metto nuovamente a nostra disposizione e con quel sangue le porte del cielo si aprono, quando Gesu' scende sull'altare, qaundo il sangue di Gesu' sta in mano del sacerdote, ed alcune forse mentre la campana, ci annuziava ancora la presenza di Gesu', son gia' passate accanto a noi a ringraziare Iddio con noi, e se avessiamo avuto la sorte di Santa Geltrude forse le avemmo vedute quali stelle luminose avviarci al paradiso.

 

Ecco dunque  -  F.D.  -  se e' stato cattoloco il fine del nostro pellegrinaggio, perche' per lo stesso abbiamo fatto la professione piu solenne in una delle verita' piu' care che conserva la nostra chiesa quale e' la comunione dei santi.

 

Ecco dunque - F.D. che e' stato nobilissimo il fine che ci qua' portati stamani perche' per mezzo delle nostre preghiere ma soprattutto per mezzo della celebrasione della Messa, per mezzo dell'attendenza alla stessa, per mezzo della nostra comunione sbbiamo versato in abbondanza sulle anime purganti il nostro suffragio.

 

 

 


 

Pellegrinaggio al Campo Santo

 

Page 1.  Gloria a voi che col pellegrinaggio, colle preghiere siete venuti per assecondare i voleri della Chiesa.

 

sante amime sue suddite trovarsi nel Purgatorio.  Solo noi possiamo auitarle.

Colla vostra Comunione, oh! Che bel favore, colla vostra Communione voi siete venuti per suffragare l'anima di tanti in purgatorio.

 

Page 2.  Fede crediamo fermamente all'esigenza di un luogo di apimento ove le amime dei defunti sono trattenute dalla giustizia de Dio per qualche debito di pene non ancora soddisfatte.

 

Vi crediamo presente nell'Ostia.

 

"Adauge nobis fidem".

 

"Page 3.  Mentre Gesu' e' unito a noi ecco il momento.

Gesu' che risuscita Lazzaro.

 

Quello stesso Gesu' che risuscito' Lazzero, verra' fra poco nella Casa dell'anima vostra.

 

Preghiamolo, per cio' per le anime vostre piu' care, genitori, fratelli, sorelle, amici.

 

 

 

 


 

L'ultimo dell'Anno

 

 

Un anno corto.  La vita e' composta da tanti anni corti.

Un anno quanti camdiamenti  -  ragazze entrate, ragazze uscite

Un anno e che tesoro di grazie, messe comunione.  La comunione retiro pasquale.  ritiro S. Fcp.

Forse abbiomo revevuto tanti soccorsi spirituali che basterebbe a santificare una lunga vita.

 

Un anno  -  quanti abbusi di grazie  -  quanti difetti, quanti peccati  -  oh! anno breve dai nostri difetti quanto ci sembra lungo  -  disubbidienza vanita', risposti mancanza di risposti mancanza di respetto.

 

Ringraziamo Dio dei suoi benefici.  Onore, lode, e gloria a Dio, per noi pentimento e propositle buone pel futuro.

 

Come spesso l'anno, in virtu' o in peccati.  "Videte fratres, quomodo cante ambuletis, non quasi incipientes, sed ut sapientes, redimentes tempus.

 

Quanto bebe potevate fare a non l'avete fatto?

Quel poco bene potevate fare e non l'avete fatto?

Quel poco bene che avete fatto come l'avete fatto?

Quanti peccati/ disubbidienza, risposte, gravi disgusti mal esempio.

 

"Nolo mortem imous, sed ut convertatur a vis suis, et vivat" Ezec.

"Tempus non est empluis". Apoc.

"Venit nos quando nemo potest operari" Joan.

S. Antonio I dannati darebbero tutti i tesori del mondo se potessero avere unsol momento per pernite e salvarsi"

Isanti farebbero assai piu'.

 

 

 


 

Gratias agamus Dno Deo nostro

 

Dignum justum equum, salutare, semper et aligne cibique.

 

I.  Iddio ci ha dato un anno di tempo come l'abbiam impiegato.  Lensil pottore grecvo tanto attento nelle sue pitture un cittadino vedendolo gli rechiede perche' non ti contenti mai della tua pettura.  Riposa "aeternitatem pingo".

 

II.  I benefici di Dio.

Tu eri David (desse Iddio per bocca di profeta Matter/Natham.  Tu eri misero partorello.  Et egosenza alcun merito per mia bonta'  Ego Vinse/unxi te in regem.

 

O Signore!  Autore della vita e della morte, o Padre nostro, o Redentore nostro o Giudice a te salga la nostra preca.  Sia essa l'espressione del nostro pentimento per le nostro colpe.  Sia essa l'animo digratitudine per tanti benefici recevuti durante l'anno.

 

 

 

 

 


 

Uno sguardo indietro troviamo grasia e benefici.

 

Come abbiamo corrisposto con questi benefici.

Se con offese?  Abbiamo sevito Dio.

-facciamo l'esame di coscienza di tutto l'anno.

 

S. Paolo  -  "Videte fratres, quomodo cante ambulitis, non quasi incipientes, sed ut sapientes, redimentes tempus.

_________________________________

 

Quanto bene abbiamo potuto fare e non fatto comunioni comunioni?  Messe? Visite ben fatte?

Il bene fatto come l'abbiamo fatto

L'immodestia cresciuta)

_________________________________

 

S. Luca  -  Il padrone che dopo tre anni non trova frutto nell' albero lo toglia e lo getto al fuoco

_________________________________

 

S. Agost. Sero te cognavi sero te amavi.

 

 

 

 


 

Primo Giorno

 

i.          Introduzione

ii.         Fije ultimo

iii.         Fine delle Creature

iv.        Indifferenza

 

 

Secondo Giorno

 

1.         Peccato mortale

2.         Peccaro Veniale

3.         Inferno

4.         Misericordia

 

 

Terzo Giorno

 

1.         Regno di Gesu' Cristo

2.         Nascita di N.S.G.C.

3.         Poverta'

4.         Misteri sulla Croce

 

 

Quarto Giorno

 

Eucaristia.

 

 

 

 


 

Orario

 

Sera precedente

 

7.00     In Cappella  -  Introduzione:  Vol. 1 Page 4  -  Rosario - Cena - ritiro in camera - tempo libero.

 

9.15                 In Cappella - esame

 

 

Ogni Mattina

 

5.00  Levata      Terzo gno   Il Crocifisso   vol 1 p. 384

5.15  Meditazione Secondo gno Sull'Inferno    vol 1 p.  85

                  Primo gno   Il fine dell'

                              uomo            vol 1 p.  21

6.15  Messa       Colazione e tempo libero

8.15  Lettura spirituale

10.00 Meditazione Primo gno il peccato punito Vol 1 page 50

                  Secondo gno Del Regno di Gesu' Cristo -

                              Gol 1 p.170

                  Terzo Giorno Dei tre gradi D'umilta'

                              Vol 1 p.262.

11.00 Riflessione in vamera e tempo libero

11.45 Esame

12.00 Pranzo e tempo libero

 1.30 Ritiro in camera - riposo o lettura di un libro

      spirituale

 3.00 Visita - Via Crucis  -  Riforme e considerazione sulla       

      stessa.

              Primo Gno - La Confessione Vol ii p. 98

              Secondo Gno - Per bene meditore Vol ii p. 108

              Terzo Gno - Regde per ordinarsi ne  vitto Vol      

                          ii p.236

 4.45 Passeggio all' aperto sul terrazzo in silenzio e

             recita di S. Rosario in privato.

 6.00 Meditazione Primo Gno I peccati proprii  Vol 1 p.58

                  Secondo Gno I due stendardi  Vol 1 p.238

                  Terzo gno L'Amore di Dio     Vol 1 p.443

 7.00 Riflessione

 7.45 Tempo libero

 8.45 Rosario - cena - ritiro in camera - tempo libero

 9.15 In Cappella - esame.

 

Mattina di Chiusa

 

Meditazione - Della SS Eucaristia Vol 1 p. 347

 

 

 

 


 

Introduzione  Accolini p.3

              Verb iii 7 16

 

1.  Principio e fondamento.  Parte I Ac p. 9.12

    Desposizioni per ascoltare con frutto la parola di Dio  

    Pred. Catt. p.25

 

2   Principio e fondamento. Parte II Ac pag 15a 19

    Imped dell'Indifferenza p. 32

    Prefezione religiosa - Pred. Catt. p.28

 

3   Dei tre peccati Ac pag. 5)  Peccati propri p. 58

    Peccati veniali.

 

5   Inferno dei sensi Ac. p. 84  Inferno dell'anima Ac. p.80

    (,) Trepidezza Ac p.79

 

4   Strage che fadel corpo la morte Ac. p.122

    Obbedienza Pred.  Catt. 107

 

7   Nascita di G.C.  Ac p. 208.  Venuta al tempio

    Ac. 234   Ac 231  (?)

    Castita' e Poverta'

 

8   Dell'imitazione  Ac 183

    Imitare Gesu' sull croce ac. 284

 

6   Misericordia di Dio.  pred.  Catt pag 132 Ac p.148. 

    vita esteriore e condotta irriprensibile Pred.  Catt. p.   

    130

 

Conclusione  Brama dell'amor di Dio Ac. p. 443  "Gloria del Paradiso Ac p.440

 

 

 


 

 Introduzione

Sera precedente

Importanza degli Esercizi

 

venerdi 19 dicembre

 

6.00 am                       1 Meditazione              Fine dell'uomo

10.00 am                     2     "             Fine delle Creature

3.30 am        3     "             Dei castighi del Peccato

6.00 pm        4     "             Il Peccato Veniale

 

Sabato, 20 dic

 

               1 Meditazione       La morte

               2     "             Giudizio

               3     "             Inferno

               4     "             L'Eternita'

 

 

Domenica, 21 dic

 

               1 Meditazione       Due stendardi

               2     "             Incarnazione

               3     "             Vita privata di Gesu'

               4     "             Vita pubblica di Gesu'

 

 

Lunedi, 22 dic

         

               1 Meditazione       Il sac. dell'Eucaristia

               2     "             La Passione

               3     "             Il Crocifisso

               4     "             Dolori di Mria

 

 

Martedi, 23 dic

 

               2 Meditazione       Il Paradiso

               3     "             Amor di Dio

               4     "             Il frutto degli

               1     "             Resurrezione

 

 

 

 


 

Ritiro Spirituale

fatto alle Suore dell'Istituro Nuzzo Hamrun

 

Dal 22 al 31 agosto 1921

 

Lun.  22 ag.  I Introduzione

              (Lettura Kempis Lib 1 cap XX)

              la Religiosa  -  Solotudine

              (Lettura - La Religiosa - Solitudine pag. 8

              cap II. P. 27 cap VII)

 

Mar 23        Il Fine dell'uomo.  Parte I Ac. p. 9 e 12 III Fine delle creature.  Parte II Ac. p. 15 e 19 Imped. dell'indifferenza p.32.  (Lettura p. 71 governo dei sensi esame. si legga lentamente).

 

Mar 24 (Lettura pag. 74 grav del peccato mortale).

IV dei tre peccati. Ac. pag. 50 peccati propri pag.  58

V Dei peccati veniali.  Ac. pag.75

(Lettura. Governo delle passioni o pag. 116 lentamente)

 

Giov 25 (Lettura O sopra la morte pag. 119)

VI Strage che fa del corpo la morte.  Ac p. 122

VII Tiepidezza Ac p 79

Lettura - religiosa relassata  -  religiosa fervente martedi pag. 124

 

Ven 26  (Lettura Penitenza e mezzi per acquistarlo pag.  136 e 140).

VIII Inferno dei sensi; pag; 85 dell'anima Ac. p.90 IX Il figlioli proeigo Ac. pag. 148.

(Lettura - Delle speranza e mezzi per acquistarla p. 92 e 95)

 

Sab. 27 (Lettura - Sopra la vocazione religiosa p.298)

X Regno di Gesu' Cristo

XI Nascita di Gesu' Cristo.

(Lettura - Pastori? Circoncisione? Magi)

 

Dom 28  (Lettura - Fino al 12 anno)

XII Venuta nel tempio

XIII Tre classi di uomini.

 

Lun 29 XIV Tre modi e gradi di umilta,

       XV Eucaristia

 

Mar 30 XVI misteri avvenuti sulla corce

XVII Contemplazione per ottenere l'amore di Dio

 

 

 


 

Primo Giorno

 

1.  Introduzione e Fine dell'Uomo

2.  Fine delle Creature (AC. p.15) (p. 19) (p 32)

3.  Peccato mortale (p. 70)

 

Secondo Giorno

 

I.  Peccati Veniali

2.  Applicazione dei sensi alla morte

3.  Il Figliol Prodigo

4.

 

Terzo Giorno

 

1.  Il Regno di Gesu' Cristo

2.  Il Crocifisso

3.  Eucaristia

4.  Amore di Dio.

 

 

 

 

I                      Introduzione e fine

II                     Orribili danni del Peccato Mortale

III                    Dei tre peccati e peccagi propri

IV                    Peccati veniali - Tiepidezza

V                     Strage che fa sil corpo la morte
VI                    Misericordia

VII                  Il Crocifisso

VIII                 Amore di Dio - Eucaristia

 

Fine

Quello

Domanda e risposta

Non confonderci perche abbiamo il mezzo il

Per aiutarci dobbiamo essere - societa'

Dunque fortunati noi.

 

 

 


 

I                      Introduzione e fine

II                     Orribili danni del Peccato Mortale

III                    Itre peccati

IV                    Che fa del corpo la morte

V                     Il figliolo prodigo

VI                    Vita di Gesu'

VII                  Crocifisso

VIII                 Eucaristia e Amore

 

 


 

Introduzione

Fine

Fine delle creature

Il peccato

Dei tre peccati

 

Morre

 

misericordia

Vita di Gesu' dal 12 a 30

Eucaristia

Amore di Dio.

 

 

 


 

Introduzione

 

"Si scires donum Dei".  Gesu'... stanco dal cammino (dalla Gal ilea e percio' doveva passare per la Samaria) sedeva cosi cosi' in sulla fontana di Giacobbe.  Venne una donna ad attingere acqua Gesu' le disse Dammi da bene" (che i suoi discepoli transiti nella citta' a cimprare da mangiare).  Ma la donna samaritano gli dissa: "Come mai' tu essendo Giudeo, chiedi dda bene a me domma samaritana?  "Percioche i Giudei non trattano coi Samartiani:  Gesu' respose e le disse "Se scires donum Dei," e chi e' quegli che ti  dice: Dammi da bene Lei forse gliene avesti chiesto ed to avrebbe dato dell'acqua viva.  Chi bene di ques'acqua non avra' piu' sete in eterno - Anzi l'acqua che io gli daro', diverra' in lui fontana di acqua, che zampilla in eterna vita 1/2 Infatti quest vita siamo     colla fede e speranza e percio' colla realta' de; fatp.  Grazia singolare 1/2 forse l ultima - tempo che noi - sentiremo risorgere.

 

quanti imperfezioni nel passato da riparare.

Quanti cose da correggere nel presente

Quante cose da prevenire nel futuro

"Qui sanctus est sanctificatum aduc"

"Sancti estote sicut et pater vester sanctus est."

Passato le confessiono? poca o nessun penitenza, dolore? sincerita' di proponimento - Communioni?

Peccati e Sagramenti

Presente.  Occupato troppo del mondo, quasi vi doaete restare sempre - osio di Dio dell'anima dell' eternita' - Quali i vostri affetti?  La Vostra opere? passioni sfrenate.  Abiti inveterati.  Peccati senza numero.

 

Futuro Non e' necessario esser profeta per sapere cio'che l'aspett ta, se andate innanzi cosi' qualis vita finis ita - Un fiume quanto piu' s'ingrossa tanto piu' diventa difficile per guardarla.

_________________________________

 

Fine dell'uomo  Homo creatus est ut Dnum Deus landat etc."

Introd:- Senza principi non si impara ne una scienza ne un'arte

 

I Origine - non io - non i genitori - dunque creato da Dio - dalla ragione - dalla fede  "Creavit Deus hominum".

 

 

 

 


 

1.  Non per uso o complimento ma con desiderio di cavarne frutto.

 

2.  Puramente alla sostanza e non alla foema.

 

3.  Non pe udire cose nuove ma per udire e rinfrescare la memoria di cose gia' note.

 

4.  Ciascuno lo prede detto a se e non ad altri.

 

5.  Si parla contro un difetto non perche' ci e', ma perche' non ci sia.

 

6.  Tale in mente che e' cibo dell'anima.

 

 


 

Ite et vos in vineam meam

La Parabola del Buon Padre di Famiglia

 

che un giono ando' varie volte sulla piazza a prendere degli operai a lavorare nella sua vigna.

 

la votla di buon mattino.

2a verso le nove

3a intorno al messodi

4a presso le ore15

5 verso le 17 (un'ore di lavoro)

ite et vos in vineam meam.

 

Questo e' una figura di quello che il Signore va facendo con voi in questo istante

oggi anima e' una vigna del Signore

a togliere l'erba cattiva - ogni peccato - algberi cattivi - male abitudine - mettervi piante buone - la virtu'

 

Eccellenza degli Eservisi Spiritwali

(Grazia singolare)

(Grazia forse l'ultima)

(tempo che Sio dedica a noi)

ad alcuno dire

Adam ubi es?

 

Adelescens tibi dico surge al figlio della vedova di Nain.

 

Festina et salvare l'angelo a Lot prima dell'incendio di Sodoma

 

Vis sanus fieri? quello che disse al paralitico che da 38 anni giocava nel suo letto presso la probatica piscina

 

Vade ostinde te Cacerdoti al lebbroso per che si e' vergonato a confessa i peccati.

 

Veni sequere me agli apostolo, al giovane che coleva farsi santo - vieni a caminare cicino a me - voglio fare di te un pescatroe di uomini - coglio mandarti in mezzo al mondo per quadagnarmi delle anime.

 

(tempo dell'anima)

(tempo della fede)

 

Necessita'

 

Passato peccati -         niente o poco penitenza

                                               confessioni - come

                                               pentimento?

                                               Comunioni?

                                               Omissioni

                                               Mormorazioni

                                               Scandali

 

Presente  occupato troppo del mondi quasi ve dobbiam restare sempre.

- Spensierati di Dio - dell'anima, dell'eternita'

Quali i vostri affetti, le vost e passioni, le vostre opere.

 

Futuro  incerto, qualis vita fini ita.

 

Disposizioni

 

Generosita'  Carta bianca - non legare le mani al Signore Coraggio - speranza in Dio - Il demonio fara tutto per scoraggire

Raccoglimento esterno - interno

 

Del fine

Dove ero io anti anno fa?

Come sono ventuo al mondo

non io

non io caso

con i genitori

Dunque Dio se - sa uomo

A che mi ha messo nel mondo?

 

Introduzione Cir. p.4.

 

Eccellenza:       Sono una grazia particolare che ci offre Iddio.  Sono una dottrina ispriata dallo Spirito Santo ordinata a farci detestare il peccato ed ardere d'amore di Dio.  "ut homo vincat se ipsum." "Ut ordinat vitam suam."

 

Necessita': Passato - peccati, poca penitensa, difetti di pentimeto.

Presente - Forse spensierate Dio, dell'anima, dell'eternita'

Futuro - Siete giusto? Molti migliori di voi si sono perduti.  Siete peccatori?  "Qualis vita finis ita".

 

Disposizione - Generosita' - Corraggio - Dio verca chi fugge molto piu' accepio

(cic. p 9)  (Homo creatus est us Deus

Fine dell'uomo (Deum Suum laudet, si reverentiam exhibaeat si que serviat.

 

Dover ero io tanti anii fa?

Come sono venuto nel mondo?  non io - non il caso -  non i genitore,  Diceva ai suio figli la Madre dei Maccabei non io vi ho dato l'anima e la vita ne non io che ho messo insiome le vario parti che cimpoongono il corpo.

Chi duque mi ha messo nel mondo?  Io non penso da uomo ragionevole se non concludo che Dio mi ha messo nel mondo - Perche' solo Dio puo' pare alcuna cosa dal nulla.  Dalla fede "Cercavit Deus hominem ad imaginem suam.

 

A che fare mi ha messo Dio nel mondo?

"In gloriam meam creavi eum" Isaia.

 

 


 

Si scries donum Dei

 

Grasia singolare

Grasia fors ultima

Tempo che noi dedichiamo a Dio

Tempo che Dio dedica a nio

Tempo dell' anima

Tempo della fede

 

 

Passato            peccati

                        confessione come?

                        pentimento

                        ommissione

                        mormasazioni

                        scandali

 

 

presente           occupati troppo del mondo quasi ve dobbiamo                                                           restare siempre.

                        Spensierati di Dio, dell' amore, dell'Eternita

                        Quali i vostri affetti, le vostre passioni, le vostre opere.

 

Future  Incerto - qualis vita finis ita.

                        Generosita' - carta bianca - non legare le main al Signore.

                        S. Fco Saverio ancor secolare.

 

                        Coraggio - Speranza - Dio

                        Il demonio fara' di tutto per scoraggiarvi.

 

                        Raccoglimento esterno

                        Raccoglimento interno.

 

Grazia singolare Che e' il ritiro.  Forse l'ultimo si scires donum Dei S. Giov. Can. 595 Quotannis spiritualibus exercitus vacent".

 

Tempo che noi dedichiamo a Dio

Tempo che Dio dedica a noi

Tempo dell' Anima

Tempo della fede / la sentiremo resorgere.

 

Bisogno che tutti me abbiamo

 

presente/ anima fervorosa

futuro/   anima tiepida

passato/  anima peccatrice

 

Disposizione per farlo bene

 

Raccoglimetno esterno/

Raccoglimento interno/  Qui custodit es suum

custodit aneman suam prov.

Generosita'/ famigliarita'/ io vi dico

antipatia  proprio comodo

 

Coraggio

Fatevi apostoli tra di voi.

 

1.  Sia lodato Gesu' Cristo

2.  Son peccatore

3.  In pace.

 

Esercizi

Ut homo vincat seipsum

ordinet vitem suam.

 


 

Fine dell'uomo

 

Introd: senza principio non si impara ne' una scienza ne' un'arte.

 

I           Origine, non io - non i genitori - dunque creato da Dio - dalla ragione - e dalla fede.

II         Perche' mi ha messo nel mondo - forse come sasso - bestio - non come il sole, la terra ed il fuoco - ho un fine - non  senza fine.

III        Habetis fructum vestrum in sancti, ficationem - finem vero vitam aetuanam.

Sacerdote - Breviario, rosario.  reverentioam exhibeat - culto liturgico ie serviat - Decalogo.

 

 

I           "Ibit homo in domo aetunitatis". Eccl.

Casa - albergo

eternita'

sempre, mai

II         Promesse del Demonio promette cio' che non e' suo promesse fallaci - "non moriemini - eritis sicut Dei"

fossero vere - sono brevi

III        Piccole richieste di Dio coll' osservanza dei comandamenti.

Voi vi aggiungerete gli abblighi dello stato.

 

 

 

 


 

Fine

 

Questa meditazione si chiama fondamentale poiche' e' la base di tutti gli esercizi.

 

I           - L'uomo e' stato creato da Dio     ut videam?

            - E' stato da Dio vreato per un fine

            - 100 anni fa il mondo c'era ed io non ero

 

Soli gli animali, i sciecchi, i pazzi non oprano per un fine.

Lo scurtore fa una statua ;non pr collocarla in una stalla ma in uan sala, in una chiesa.

 

Cosi' l'anima - immagine di Dio - tutta come l

'angelo non e' creato per i beni di questa terra, per il piacere, ricchezza, potenza, mangiare, bere, dormire etc -

Infatti S. Agostino dice se cosi' fosse che differenza dalle bestie

S. Tom. Nessun bene di questa terra appaga il nostro desiderio.

Salamone - il piu' che ha goduto, chiama il piacere "Vanitas vanitatis".

_________________________________

 

Dunque 'homo creatus est ut'

laudet - Rosareio, perghiere, reconscenza

reverentiam Messe, Comunione.

serviat Comandamenti - Ubbidienza

_________________________________

 

L'albero serve al giardiniere che l'ha piantato oppure non l'ha creato

 

Se diamo una parte al mondo, al demonio siamo ladri commettiomo un furtu.

 

 

 

 

 


 

Fine dell'uomo

 

Introd.  Senza principi non si impara ne una scienza ne un'arte.

 

I           Origine, non io - non i genitori - dunque creato da Dio - dalla ragione - e dalla fede.

II         Perche' mi ha messo nel mondo - forse come sasso - bestia - non come il sole, la terra ed il fuoco - ho un fine - non  senza fine.

III        Habetis fructum vestrum in sanctificationem - finem vero vitam aetuanam.

reverentiam exhibeat - culto liturgico

serviat - Decalogo.

 

_________________________________

 

I           "Ibit homo in domo aetunitatis". Eccl.

Casa - albergo

eternita'

sempre, mai

_________________________________

 

II         Promesse del Demonio

promette cio' che non e' suo

promesse fallaci - "non moriemini - sitis sicut Dei"

fossero vere - sono brevi

 

_________________________________

 

III        Piccole richieste di Dio coll' osservanza dei comandamenti.

Voi vi aggiungerete gli abblighi dello stato.

 

 


 

I        Principio Fondamento

 

 

 

-          100 anni fa il mondo era ed io non ero.

-          Chi mi ha messo nel momdo? non io, non il caso, non i gentiori - La madre dei Maccabei.

-          Dunque chi? la ragione mi dice che Dio i la Fede "Deus creavit homine".

_________________________________

 

II         A che fare mi trovo nel mondo?

 

-          Non senza fine.  Come il gettito di un sasso da un (brutto?)

-          Ogni savio opera per un fine.  Iddio la stessa  Sapeinza.

-          Dunque certo per un fine.

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III

Qual e' questo fine?

"In gloriam meam creavi eum" Isaia.

"Deus time ut mandata epis observo.

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Dunque creato est homo

Ut Deus laudaber ufficio, Sosario, [reghira, gratitudine.

ut Deo reverintio exhibeat messa comunione

ut Deus serviat.  Comandamenti Ubbidienza, regola

L'Albero servi eppure non l'ha creato il giardiniere.

 

 

Il supremo dominio che Dio ha di me rechiede l'indifferenza

 

1.  Il fine e' di servire amare Iddio.

2.  Non sta a noi di determinare la maniera si servire a Dio.

3.  Perche' e' illimitato (Vosaio).

4.  Amare Iddio con perfezione e' il servirlo come egli vuole.

Ministero - Ufficio

 

 

La Providenza

 

1.  Perche Iddio e' infinita Sapienza e scienza

2.  Perche' Iddio e' Amore infinito.

3.  Perche' Iddio e' omnipotenza infinita

 

 

La divina giustizia

 

1.  Senza indifferenza si patisce di piu'.

2.  Si perde un alto grado di gloria.

3.  Si mette in pericolo l'eterno salute.

 


 

Un ragazzo nelle  Indie risponde al tiranno che gli impone di dargli il rosario "Se il rosario e'Dio, come lo posso dare al nemico di Dio?"

 

Cosi' se i miei pensiori sono di Dio, come darli alla vanita'?  Se sono di Dio, come darmi al demonio?  Se sono di Dio come darmi alle creature?

_________________________________

 

1.         gratitudine -      che mi ha creato

                                               Che ha creato me e non gli altri

                                               Che senza mio merito

                                               in un paese cattolico

                                               mi ha prevvisto 'educazione.

 

2.         Siamo di Dio e non nostri

                                               L'albero ed il giardiniere

                                               Chi si da al mondo, al demonio, ruba.

 

3.         Se non corrispondiamo al fine siomo inutili

            Esercizi

            fondamento

            Origine

            Non pei beni di questo mondo/ Solomone

            Vanita'

            Dunque per Iddio.

 

 

 

 


 

 I          E una cosa dolorosa

                        1. Perche' cosi' richiede la bonta' di Dio.

                        2. Perche' cosi' richiede il supremo dominio di                                        Dio.

 

II         E' cosa utile

                        1. Beatitudine immensa per l'anima

                        2. Beatitudine

                        3. Beatitudine eterna.

 

III        E' cosa necessaria.

                        1. Iddio e bonta' e giustizia infinita.

                        2. Percio ha creato il paradiso e l'inferno

                        3.  Iddio otterra sempre il suo fine.

 

_________________________________

 

            mondo -          banchetti

            natura   -          rugiade

 

per non tormar indietro

 

 

 

 


 

Fine delle Creature

 

 

I

 

Per chi le creature, non per Iddio, non per gli angeli, non pei brutti, ma per l'uomo - sostentameto, sanita', debloezza, recreazione.

 

II

 

Perche Dio ha provveduto l'uomo di queste cose? non per goderle, sono materiali, transitorie, ma per conseguire il suo fine.

 

a) col fargli conoscere Dio

b) ammirare Iddio

c) manternerci la vita.

 

Qui si sbaglia chi si da a godere le creature e dietro ad esse perde il suo cuore.

 

 

III

 

Unde Sequitur - t ntum, quantum.  L'artefice come usa gli strumenti.

Non ci ha da badare se piace o non piace, inferno, sano viandate.

 

_________________________________

 

I

Nostra disposizione verso le creature - Indifferenza - Indifferenti non nelle cose proibite ma libere ne nella disposizione della divina providenza.

 

II

sanita' - infermita'

ricchezza - poverta'

vita lunga - vita corta

_________________________________

 

III

 

Desiderare ed eleggere cio' che piu' ci e' al fine per cui simao stati vreati.

per vivere in pace abbiamo pochi desideri e questi deretti alla salute eterna.

per essere sicuri siamo indiffernti fuorche di Dio.

 

 

 

 

 


 

Fine delle creature

 

Et reliqua ... ut eum juverit.  Unde sequitur, tantum quantum juvent - se retrabere tantum quantum impediunt.

 

I

-          Considerare tutte el cose sulla terra.

-          Per chi Iddio le ha create?

-          Per se stesso perche' egli crea tutto per l'eternita'.

-          Non per gli angeli perche' le cose materiali non hanno proporzione colla loro natua spirituale.

-          Non per gli animali occazionlali perche' sono incapaci di conoscerlo.

            Le ha create pre l'uomo.

            "Constituisti eum super opera manuum tuarum".

            Per suo sostentamento, per sanita', per sollievo, per

            ricreazione.

            Che sono queste creature?  Ricchezza, onori, agi, delizie.

 

 

II

Perche' queste cose all'uomo?

Non per goderle. Salomone dopo aver goduto tutto:

"Vanitas vanitatis"

 

Le cose materiali          -         l'anima nostra

transitoria                     -         l'anima immortale

 

modo

 

 

 


 

Fine

Quello che le

Domanda e risposta

Non confonderci perche; abbiamo il mezzo il

Per aiutarci dommiamo essere societa'

Dunque fortunati noi.

 

 


 

Fine

 

Questa meditasione si chiamo fondamentale poiche' e la base di tutti gli esercizi.

 

I - L'uomo e'stati creato da Dio.

  - E stato da Dio creato per un fine

  - 100 anni fa il mondo c'era ed io non ero.

 

Soli gli animali, i sciocchi, i pazzi non operano per un fine.

Lo scultore fa una statua non per collocarla in una stalla ma in uan sala, in una chiesa.

Cosi' l'anima - immagine di Dio

tutta con se - l'angelo non e' creato per i beni di questa terra - piacere, ricchezza, potenza, mangiare - bere - doemice etc.

 

Infatti S. Agostino dice se cosi' fosse che differenza dalla Bestia.

S. Tomaso "Nessun bene di questa terra appaga il nostro desiderio"

Salamone - il piu' che ha goduto chiama il piacere "Vanitas Vanitatum"

Dunque "homo creatus est ut laudat - Rosario, preghiere, riconoscenza.

reverentiam - Messa, Communione

Serviat - Comandamenti - libbidienz

 

L'albero serve al giardiniere che l'ha piantato, eppure non l'ha creato.

Se diamo una parte al mondo, al demonio, siamo ladre. commettiamo un furtu.

 

 


 

Indifferenza

 

I

 

Non nelle cose proibite o vulute da Dio.

Non nelle disposizioni della divina providenza.

 

II

 

Questa indifferenza e' necessaria in tutti i casi in cui siamo in liberta' di eleggere.

 

sanita' - infermita'

ricchessa - poverta'

vita lunga - vita corta

 

 

 

Motivi dell' indifferenza

 

I

Il dominio di Dio - a Lui appartiene di determinare il modo di servirlo - in quello stato che vuole, in quell'ufficio, in quella carica che vuolo

Dio e' il padrone e noi servi      sapienza, amore, omnipotenza

 

II

La Provvidenza di Dio  rechiede di me un amore indifferente

Dio e' sapienza infinita.

E amore infinito

E' potenza infinita - niente e nessuno puo' opporsi a Dio se non te stesso anima mia se non ti mantieni indifferente (rassegnata).

 

III

La giustizia Chi si allontana da un male s'imbatte in un altro.

 

Impedimeti dell'Indifferenza

1.  La fantasia coi sensi - attenti alle letture, alle conversazioni - nel trattare col prossimo - sesso  diverso.

 

2.  L'intelletto coi Falsi dettami.  trova sofismo ragioni apparenti per scusare il male.

 

3.  Il cuore coi suoi appetiti.  L'anima aggravata da questo corpo che cerca sempre il suo comodo.

 

 

Tiepidezza

 

Segni della T.

 

a) Ha in onore solo il peccato mortale.

   E' negligenti negli Esercizi di Pieta'

b) Nella operazioni quotidiane non ha ordine, non bada alla purita' l'intenzione.  Si contenta di una mediocre pieta'.

Trascura la pratica della virtu'.

c) Con falsi principi soffoca i rimorsi.  Segretamente nutrisce l'invidia, superbia.  Mantiene familiarita'  Eccita litigi.

d) Lascia vivere in pace l'amore proprio.

Nemico del travaglio del sacrificio.  Si procura comodita' delicatezze.

 

Se vi soni questi segni siete tiepidi.  Noi siete il campo dell'uomo pigro.  La vigna dell'uomo stolto.  L'albero di fichi infruttuosa coperto d'inutili foglie.  Voi siete quella terra inorata dalla pioggia delle divine grazie che non produce che spine in cui sovrasta la maledizione divina.

 

Pericoli

1.         Di cadere nell'abbisso del peccato mortale.

Se si apressero le porte del Purgatorio e quelle dell'inferno.  Qui apervit modice paulatum decidet."

2.  Nell'essere regettato dal cuore divino.  Apoc.  "Quia tepidus es incipiam te vomere."

Ma chi Colui che viene a cercare i peccatori.  Iddio preferisce in qualche modo lo stato di peccato alla tiepidezza. "Utinam frigidus esset."

 

Rimedi - sono difficili

 

a)  Perche' l'anima tiepida non si persuade dello stato suo - esse fa esercizi di pieta' - esse languidamenti esercita una virtu' apparente.

b)  Ha talmente mal disposto lo stomaco che anche le medicine sono nocive.  S. Bernardo secolari - religioso,  Missione un crocifisso - viso moribondi.

c)  Una grasia singolare e forte del Signore.  Ma anche questo e difficile perche' e' tutta esteriore e non ha vita interna - il bene che fa lo fa male.

 

 

Meditazione Esame - lettura - Raccogliamento.

 

Dice S. Gregorio - l'anima dell'uomo tiepido e'simile al campo dell' uomo pigro come descritto nel libro dei Prov. Cap XXIV tutto pieno di ortichi e spine e le mura in rovina - esso infatti cade nella tiepidezza perche' trascuradi coltivare l'anima sua.

 

 


 

Gli presento' delle pietre                      Non de solo pane vivat

per mutarle in pane                              homo sed onme verbo quod

(vanita')                                               procedit a facie Dei.

 

Lo porto' sul tempio                            Non tentati Dominum

incitandolo a saltare                             Deum tuum,

 

Lo posto' su un monte              Vade retor Satana Dominum

promettendogli tutti i                            Deum tuum servies, adorabis              

regni (ambisione, cupidigia)                 

 

 

UTILITA'

 

Il Signore prova la nostra fedelta'

Per farci meritare

Per non attacarci alla cia del pellegrinaggio

Per non attaccarci alla cia del pelligrinaggio

Per liverarci doa purgatorio

Ci umiliamo

 

 

 

RIMEDII

 

Orazione e veglie

Vigilate e orate.  Ut non interreretis in tentationem

Attenti alla passione predominate

Non stare oziosi

Principii

Manifestarle al Confessore.

 

 


 

Orribili danni del Peccato Mortale

"Peccavi quod mihi accidit triste"  Eccli V.4

 

I Rede l'anima deforme, schicora

a)         Toglie la simmetria dell'anima

            Figurarci un volta cogli occhi ecc, fuori del sito.

b)   La priva della grazia santificante

            - come il cadavere senza anima, in relazione a noi

            - cosi' l'anima senza grazia in relazione a Dio.

 

Che diremo se per lun P.M. si deverrebe neri e sformati e visibilmente mostri?  Saremo lenti a commetteri - selleciti ad emendarci - Deformati del corpo visibile agli uomini - quella dell' anima visiblie a Dio.

 

II

 

Negli occhi di Dio l'anima in peccato diviene piu' abietta di ogni verme - Esempio la vipra che ferita mortalmente se contarce snza muoverci a pieta'.  Cosi' l'anima dannata pel P.M. toglie l'amicizia di Dio/Homo vero in Loco triste esset.

 

III

 

Il P.M. toglie l'amicizia di Dio se la privazione della corride relazione di un sovrano e' bastata a privarla vita.  -  Filippo II re di Spagna, fece un'osservazzione ad un suo Ammiraglio (Alvaro Bassano) e questi s'ammalo e mori' - non dichiarato nemico ne l'odiava.

 

IV  Prive l'Anime del diritto al regno dil cieli

Non si perde un traffico, un patrimonio, un principato, ma un regno celeste "Nolite errare neque cornicarii neque idelis servientis possidebunt regnum Dei". S. Paolo

 

V   Reo del inferno in pericolo di cadervi -

Figuratevi un uomo pendente da uno spago sopra una fossa piena di solandre e serpenti, che aspettano la preda - Cose' l'anima in P.M.

 

VI  Anticipa all'anima l'inferno - la priva della pace, la riempie di remorsi, terrori,

 

Conclusione quando la sensualita'   racordati vi di suggerisce il peccato questi occi S. Ciopriano - la donna vanitosa immodesta e' percio' micidiale e ' veleno delle anime.

 

Ne disceris

 

"Peccavi et quid mihi accedet triste"  Ecclesiastico.  Gli uomini cosi' sovente si fanno anima pr peccare piu' liberamente - perche' le loro iniquita' non sono immediatamente punite.  -  Vale a dire perche' Dio e' paziente ed aspetta - non perche Egli non possa punire - non perche' luogo al ravvedimento e alla penitenza.

 

Ma attenti dice S. Paolo n.p. che il peccatore che abusa della pazienza di Dio accumula un tesoro, non di amore, ma di via pel giorno del giudizio.

 

Geremia VIII "Attenti et auscultavi ... nullus wst qui agat poenitentiam super peccato suo".  Se andiamo per tutto il mondo troviamo molti a piangere pei propri peccati - miseria, fame perdita di denaro, gravi dolori, perdita dil padre, madre, figlio, amico, una lite, bocciato in esame, calunniato, condannato ingiudtamente.

 

1.  deforme agli occhi di Dio

2.  abbietto agli occhi di Dio

3.  nemico di Dio

4.  una causa

    un gioco                   si perde il diritto

    un negozio               al regno dei cieli

    un affare

5.  Reo dell'inferno

 

 

 


 

S. Paolo "Umiliavit semet ipsum factus abediens usque ad mortem".

 

 

Non trasgredire i Comandamenti per tutto il mondo.

 

1.  E' necessario alla salute

2.  E' il frutto della 1 settimana

3.  alcune volte e'morte eroica - I Martiti Magorem hauc dilectionem nemo....

 

(1)

 

4.  Mezzo per conservare

            1.  Massimi eterni

            2.  Castighi del peccato

            3.  fuga dell'occasione

 

II

 

Non fare peccato veniale pr tutto il bene del mondo.

 

1          Meno considerazione reccolti del mondo

2    Malizia del peccato veniale

3    Grande cura delle cose piccole

 

 

III

 

Chi elegge la poverta', i disprezzi, umilta' per Cristo.

 

Gesu' mi propone i mali ed i beni

Un Figlio amatissimo di un padre

1          Suppone il 2 grado

            S. Paolo "Stigmate Dnjc in corpore

2    grande stima ed amore

3          Produce una grande somigliansa

            S.Paolo "Stigmate DNJC in corpore

4          E' il porto sommo della perfesione Cristiana

5          Grazia singolare - viene desunto

6          Considerare la sembianza

            - e' esempio dei Santi

 


 

"Est fidelis usque ad mortem et dabit tibi coronam vitae" Apoc 2:10

 

Secondo tutte le leggi, i delitii reiterati sono simpre stimati piu' gravi e piu' difficili a pedonarci e meriteroli di maggiori pene.  Consideriamo il fatto di un perdonato che torna ad inguriare, insultare, offendere e tradire.

 

Quello che succede nelle malatie del corpo succede per consento nelle malattie dell'Anima.  - Le malatice di ricadimento sono peggiori e di piu' difficile cura cosi nelle spirituali.  -  Leggiamo in San Matteo che quando lo spirito immondo e' uscito da un anima convertita a Dio, ne esce con rabbia e torna, con altri sette.

 

S.Paolo ad Tim. "non coronabitur nisi cui legitime certaverit".

 

a)  Amarsi contro i nemici (frequenza di Sacramenti)

Fede "in icta verbi" "memorare novissima"

"Vivia tanquam fur"

b)  Residtere quando ci attacano - mondo

                                                                                  demonio

                                                                                  carne

c)  Ritirarsi quando il bisogno e la prudenza lo richiedono (fuga dell'occasione)

 

Confessione - Esorcismi.  richiesto il demonio di dire quale sua l'arma piu' potente che la Chiesa per superarlo - rispose la confessione.

 

Orazione -       Orate, sine intercessione orate

                                   Pulsate ad aperietur vobis

                                   Petite et accipietis.

 

 


 

Non possiamo servire due padroni

 

O Dio o il Demonio

O Dio o le nostre passioni

 

S. Gerolamo e gli Ebioniti:- erono una setta di eretici i quali non volendo lasciare la legge ebraica e volendo essere Cristiani, finirono col non essere ne Giudei ne' Cristiani

 

Quindi e' richiesti unamagnanima  risoluzione - Missam Corpi

 

Il Demonio sussurra all'orecchio che ci e' tempo per servire Dio.

 

Dio dice nell'Eccl "Memento Creationi tui in diebus inventutis tuae."

Job - "Bonum est viro cum portaverint jugum a juventute sua"

L'incertezza di diventare Vecchi

La maggior parte che miete la morte sono piccoli.

Poche arrivano alla vecchiaia.

 

 

Quando anche tutti i giovani divenissere vecchi, sara' loro facile sradicare le passioni assecondate per la vita

S. Doroteo nel foreste coi suoi discepoli

con una solo mano presto con facilita

con una solo mano con difficolta.

 

 

Cosa diresti di uno che vi occre u cassestro di limoni ed arancie spremute

Eppure cosi farebbe quel giovane che lascia l'osservanza dei comandamenti alla vecchiaia.

S Alfonso dice io ho lasciato il mondo a 26 anni ma beato colui che lo lasciera' prima.

 

In sostanza evitare il peccato.

Non est pave impiis (Isaia)

"Jaqum meum suave est et onus mei levi".  Gesu' C. nel Vangelo.

S. Agostino "Quanta dolcessa, qual piacere non sento nell' aver rinunciato ai vani piaceri del mondo".

Che fare colle mie male inclinasioni

"Omnis possum in es qui nos conforta" S. Paolo.

 

-          Rallegrarsi voi ragazza per la grande grazia.

-          Mi rattrista in pensiero e perche' questo non avvanza di voi vi daro' dei mezzi.

-          La grazia e' una perla preziosa e' un tesoro piu' bello della luna, piu' vaga delle stille, piu' sorprendente del sole -

Un peccatore .. esce convertito adorno della grazia appena si distingueva dall'angelo.

-          che brutta cosa sorella il cadere in peccato.

perderemo la bellezza.

I santi si lasciavano tormentare, ammazzare per non commettere un peccato.

S. Tea Romana svenne e cadde a terra perche' passava in canto dei peccatori.

S. Filippo - si attorciava il naso in simil caso

Se cade sotto i nostri occhi un serpente

S. Caterina volle camminare su carboni tutta la vita e non vedere piu' il demonio, Lucifero.

Fuggite i cattivi compagni

Si conoscono della opere.

Il fatto del Catechismo.

Di un giovane che ando' solo a festa.

Fare la Comunione spesso od anche quatidiana

Devozione alla Madonna

Il fatto di due giovani studenti raccontato da Sant' Alfonso de Liguori nel Belgio.

 

 


 

Rovina del tempo

 

Gli interpreti di questa abominazione della desolazione riconoscono il peccato mortale.

 

Che cosa diremo se invece di Gesu' in Sacramento metterebbero un idolo dei tempi pagani - Noi siamo tempio di Dio "Templum Dei wstis vos". Cor.

 

Lo stesso succede sol peccato togliamo Dio e vi mettiamo il Demonio.

 

Se si vedesse l'interno il peccatore allora capicebbe dice il P. Segneri, perche' viene chiamato vipero, cane, porco.

 

"Vos ex pantre diabolo, estis" Giov. un demoni figura di un animale.

 

Ammonizione.

 

 

Mezzo per fuggire il paccato, fuggire l'occasione.

chi nella Giudea fugga sui monti.

chi fouri di casa non vi entri

chi nei campi non vada a prender la veste.

 

S. Agostino ci assicura che non questo parlare G.S. non intende altro che la fuga dell'occasione.

 

 

L'occasione per i piccoli e' la male compagnia.

Esempio del ragazzo che va alla festa - Boudrand che dopo il primo peccato cadde morto.

 

Non differire la conversione. "qui convertuntur ad vesperaz famen patientur ut canes"  Psalm 58

 

"quaeretis me ac non invenietis in peccato vostro moriemini"  Cap8.

 

 

"Qualis vita finis ita"

S. Girolamo da cento appena uno da 100,000 si salva.

S. Dionisio chi vive ostinato muore ostinato.

S. Vincenzo Ferreri un miracolo piu' grande che si salva un malvivente, che suscitare i morti.

 

 

Di uno che visse a suo talento contento id saper dire in punto di morte tre giaculatorie.  Sapete infatti che cosa ha detto "Rapiat omnia Demon"

 

 

Un sacerdote affaticato con un moribondo,  "Il pane e'duro e il coltello non taglia".

 

Ecclesiaste "Cor durum male habebit in universum"

 

Buona educasione, buona vita, buona morte.

 

 


 

Dei tre peccati

 

Introd.  Difetto pridominante

 

I           Il fatto chi castiga?  Chi sono i colpevoli?

colpa? pena? modo?

 

II         Chi castiga?  I colpevoli?  la colpa?  pena?

come?  per mancanza di indifferenza.

 

III        Chi castiga?  Dio

Colpevole?  un'anima innocente per tempo

Colpa? un peccato solo.

pena? un inferno eterno.

 

 

I           processo dei peccati

II         bruttezza dei peccati

III        Chi son io che ho peccato

IV        Chi e' Dio che ho offeso

 

 


 

Dei tre peccati

 

Introd.  "Difetto predominante".

 

I

 

Peccato degli Angeli - Il fatto - ciscostanze del fatto - giusto, santo misericordioso

chi castiga? - chi sono i colpevoli? quale la colpa?

prime creature, principi, spiriti

quale lapena, in che modo? E noi ed io?

 

II

 

Peccato di Adamo ed Eva.  -  Adamo, adorno di grazio, sapienza, e giustizia originale.  - nel paradiso terrestre, per l'eternita' beata - dopo un tempo di servizio

(labero). - Il serpenti, infuce Eva, ed Eva Adamo.

 

-Pena li caccia dal paradiso, condanna a miserie, morte, vita di guai e di penitenza -

Chi e' che castiga? - giusto, misericordioso, speinte, santo.

 

I colpevoli?

 

la colpa?                      Un peccato solo

La pena?                     Cacciati dal paradiso

                                   Spoglio della giustizia originale.

                                   Mali dell'anima e del corpo

                                   stenti, dolori, infermenta' e dolore. morte.

                                   Ignoranza - ribellione appetito alla ragione.

                                   ripugnanza al bene, inclinazione al male.

                                   Non solo ad Adamo ed Eva ma a tutti i posteri.

Come?                         Ambendo di sapere piu' del bisogno, e contro ordinazione di Dio

Essi ed io?

 

III

 

Il peccato di un'anima dannato per quello solo. Colpevole? Colpa?  Pena?  Iddio e padrone, dell'uomo ed ha infinito dovere di obbidire.

Chi pecca impugna questo diritto, calperta le legge disprezza la padronanza, e quanto in se di sconosce Iddio. amore e pena.

 

I           Processo dei peccati.  tempo, luogo, compagni, uffici, fanciullezza (tfulia) gioventu' - adoliscenza - virilita'

 

II         Bruttezza dei peccati

"qui facit peccatum servus est peccati". S Giov.

 

III        Chi ciete voi che aveti peccato?

tutte le creature innanzi a Dio.  "quali non sunt Isaia.

 

Come mai gli angeli, i santi, le creature, i demoni mi hanno sapportate?

perche' oltre all'essere guisto a anche misericordioso?


 

I   Rende l'anima schifosa

 

1.  Per la bruttezza dell'atto peccaminoso

2.  Fa uscire la grazia

3.  Se se deformasse il corpo

 

 

II  Toglie la degnita' della grazia divina

 

1.  Scendiamo all'inferno Iddio non si muove

2   Vipera

 

 

III Toglie l'amicizia di Dio

 

Comunica le forze e le ricchezze

L'amicizia di un monarca tereno

Il fatto del Marchese Alvaro Bassano

Ammiraglio di Filippo II re di Spagna.

 

 

IV  Priva l'anima del diritto al regno dei cieli

 

lite perduta - nave affondata perdita al gioco

Qual fine e' questa?

 

 

V   Vi fa rei dell' Inferno          

 

Uomo appeso da uno spago sottile su di un precipizio pieno di serpi.

 

 

VI  Anticipa l'inferno della morte.

 

pietanza avvelenata

 

 

 

 


 

"A paenis infermi libera nos Domine"

 

-  si narra di uno scolaro apparso sl suo maestro -

goccia di sudare di un dannato

-  Se una goccia dunque - lo Spir. Santo "Descendamus - viventes S. Bernardo "ne discend: morientes"

 

 

-Il fuoco brucia continuamente

-Nel fuoco non una parte ma tutto il corpo.

Il nostro fuoco in paragone e' un ombra

Il nostro fuoco e' potente quanto piu' quello dell'Inferno?

Poveri noi, povera quelle regazze cosi' delicata.

 

- I dannati soffrono non un dolore, ma insieme ogni sorte di dolore, pene e tormenti - Il ricco epulone.

Ad Abramo "crucior in hac flamma, in hunc locum tormentorum" plurale.

- Tormentati della cista - topo - lucertola - S. Francesca Romana, in una fornace - S. Carter. da Siena - camminare nella bresca tutta la vita.

 

Udito catene, battiture, pianti, lamenti, urli, bestemmie.

Odorato fetore, puzza - se un sol cadavere che sara' di migliaia.

Gusto sete, fame - se non possiamo.

 

Come non abborrire il peccato?

-Si patisce la privazione della vista di Dio

-E' pena piu' sensibile, piu' atroce, piu' tormentosa.

-Assalonne initmato da suo padre il Re David preferi la morte.

-Filippo II re di Spagna ad un suo cavaliere? mori'.

-che sara' dunque quando Iddio priva l'anima dalla sua vista.

 

 


 

"A poenis infernis libera nos Domine"

 

 

 

Il fuoco brucia continuamente.

Nel fuoco non va parte ma tutti quanti, tutto il corpo.

 

Il nosrtro fuoco si paragona, e' un'ombra.

Il nostro fouco e' potente, quanto piu' quello dell'Inferno.

Poveri noi, povera quella ragazza cosi' delicata.

 

I dannati soffrono non una specie ma ogni sorta di dolori, pene, e tormenti - Il ricco ad Abramo "Crucior in hac flamma in hunc locum tomentorum." plurale.

 

 


 

Inferno di sensi

 

Vedere   lougo di fuoco - anime chiuse in corpi di fuoco

            - aspetto dei dannati - loro attegiamenti - furiori.

            - mostruose sembianze dei demoni - non piu' tentatore ma cornefici - Riflessione chi pecca qui' va a finire - Non potete guardare un morto qui' va a finire - Non potete guardare un morto ed ore a guardare l'inferno, dannati demoni - Il primo passo verso l'inferno lo fanno gli occhi.

 

Udire               Se in una casa che va a fuoco tanto si grida che sara' all'Inferno, grida, pianti, bestemmie - Se piange l'inferno alla vista del chirurgo cogli strumenti che sara' dei dannati colpiti dai demoni - Improperii verso i complici - maledizioni dei piaceri, delle vanita', bestemmie dalla gola - Dove e' il riso - Ad alcuni da fastidio una campana, cane abbaia, una zanzara, un bambino che piange.

 

Odorato           fumo - zolfo, puzza - luogo chiuso senza aria - Icorpi dei dannati peggio dei cadaveri - e starvici per sempre - Riflettere - non si sopporta - l'aria      di un'ospedale - Si cercano odori - essenze - etc.

 

Gustare            - amore - valeno - lacrime - sete - veleno dei   sepenti, fiele, pece - Zolfo fame Riflettete la gola a chi puo' condurre. I santi soggigavano la           gola con astinenze, degiuni.

 

Toccare           - il fuoco - il dannato come un pesce nell' acqua cosi' nel fuoco - tutti i dolori di malettie e di tormenti - Se n peccato o penitenza o inferno -            Pensate, riflettete - risolvete per non cader nell'inferno

 

Ho perduto Dio           mio      creator.

                                               salvatore

                                               mio ultimo fine

 

                                               la stessa bonta'

                                               la stessa bellezza

                                               la stessa generosita'.

                                               mia felicita'

                                               la stessa bellezza

                                               la stessa generosita'

                                               Un Dio buono

                                               misericordioso

                                               padre

 

Ho perduto Dio                       per mia colpa

una piccola soddisfacione

un piacere momentaneo

poteva salvarci con tanto poco

quanti mezzi ho disprezzato.

quante grazie - lumi - buoni

desideri, rimorsi - parenti

christiani - buon educazione.

 

Ho perduto Iddio                     per sempre

mai' vedere Iddio

mai' il paradiso

mai' i meie amici beati

 

Padre - ma Dio giudice giusto.

 

 


 

Che fa del corpo la morte

 

Il corpo cadavere - S. pecca a causa del corpo che cosa e' questo corpo?

 

Considerarlo appena morto

Pochi giorni dopo la morte (Corruzione)

                                                             (  G.C. NO )

 

(naso, orecchie, labbra, cappelli, ente, fori degli occhi, vermi.

 

Esempi - Daniele per togliere dell'inganno i Babilonesi

"Ecce quem colibatis"

Cosi' anche S. Efrem.

la voce noi fummo come voi

- Mors non tardat Ecc l - tempus breve S. Paolo

 

 

Avarizia                                                          Poverta'

 

Il corpo scheletro

 

attacco disordinato alla forb

Che vi resta? risponde la morte ossa lingua, cervello, cuaore  si nomina

i peccati

 

Giezabele?

S. Alfonso - Scheletro - Alessandre Magno.

Un religioso scheletro - copri con cose che si ambiscono

                                                           ultima moda.

 

 

Il corpo polvere                                   umilta'

L'uomo viene formato dalla polvere per tenersi umile.

 

 

E' certa - increduli - non forse - libro battezzati.

E' fine di tutto il sensibile - Averi - Corpo - beni - ombre E' vicina - il demonio - Iddio ci avvisa - Estote partati.

 

Vedere - Faccia - parenti - sacerdore#Udire - Parenti - morribondo - sacerdore

Odorare - Aria - Medicine - tetto

gustare - entrare nel cuore del moribondo separazione - eternita' - tovvare - capelli - foronte - mani.

 

Cadavere - morte ma putrefacione

Scheletro

Polvere.

 

 


 

Applicazione dei Sensi alla Morte P. 116

 

Vedere Camera al quanto oscura - Sul letto moribonda una giovane - essa aveva seguito il mondo servito il demonio ma pentite.  Contrasto tra bianchezza nitidezza del letto col suo volto - lista sprofondata - capelli - front - occhi, naso, guancia, bocca.  Il petto come mantice tremito il capo a piedi.  I parenti aspettano la catastrofe - La madre la compange Il Sacerdote.

 

Rifless  Che spettaclo diverso di poco fa per le cie, pei teatri, per balli.

 

 

Udire               Sospiri della madre e dei parenti - Ma che l'avrebbe detto?  Ma ma ma Gesu' l'ha detto "estate parati" "que ora non putatis".

- altri parlano di cassa, di sepoltura - Il Sacerdote

"Proficiscere de hoc mundo"  - La moribonda e' muta - rantola di quando un genito.

Rifless - E' poco fa parole superbe mormorarione, minaccie - invettive - collera ed ora muta per sempre.

 

Odorare           La stanza aria corrotta - pensa di medicine il Fiato cadaverico - ci vuole la carita' dil sacerdote cattolico per sopportarlo.  Chi conosce il bisogno di quell'anima in quel frangente.

Rifless - dove le terre, sapone, sembrava volersi inbalsamare vio, ed ore?

 

gustare Intrate nel cuore della moribonda "O mors quam amara memoria tua"  Ecce memoria - vederla venire - sentirla venuta - esser moribonda "Solum Mihi Superat Sepulchrum"  (Job) - Separazione da ogni persona - spavento di andare all'eternita'.

La bocca arsa - lingua arida - bocca tutto piaghe - la gola corrosa - Medicine amare.

Rifless: quante recarcatezz e nell'accarezzare il palato.

 

 

Toccare           i capelli molti di sudore - fronte golida - Il polso intermettente indica lo sato el cuore - le braccia sembrano di piomo - l'ultimo erspiro e chiuderete gli occhi e la bocca - e internerite a incrociarla le dita - per inserirvi il crocifisso o il rosario.

 

Ecco l'idole del mondo un cadavere.

Quello che abbiam considerato puo' essere di noi e forse non lontano

Come desideriamo di trovarci al punto della morte?

dunque cerchiamo di vivere cosi' - "Qualis vita finis ite".

 

 


 

- la morte come guerra col peccato di Adamo

- Un giovane passa innanzi alla Chiesa.

Adamo 930                 disse "che gioia vivere"

Malalal 9 5       se poi ci ha da morire?

Jarid 972         Dunque

Matusala 969

 

Statutum est - sentenza irrevocabile

sentenza                       verita' che non ha bisogno di prova

                                   corpo - vesti

 

                                   non ci e' residenza che basti

                                   fuoco/acqua/ferro/eserati

                                  

                                   li spoglia di tutto

 

                                   E' un affare della massima conseguenza - se     entra nell'eternita'

 

                                   Si muore una volta percio e' un affare pericoloso.

E' un afare                    S. Agost - S. Ilarione - S. Gerolam S.M. Maddalena die Pazzi

 

                                   E' un affare irreparabile

                                   lavoro - lezione - semel - semper

 

 


 

La M. incerta dunque prepararci presto

 

- Dunque pensiamo seriamente

- Come il generale in tempo di guerra

- Come quando noi aspettiamo qualche personaggio Vescovo, Governatore

 

La M. incerta dunque               tutta la vita una preparazion

preparati ad ogni ora

 

 

non si prepara                                     Ci prepariamo

 

Chi sta in peccato mortale

l'anima in                                             - col dare il couore a Dio

Odio ne cuore                                    

Invidia                                                 - abbandono delle occasioni

Vendetta                                                        

Occasione del peccato                         - Imitare Cristo

Oziosa vita                                          - domare le passioni

lontano dalla Chiesa                             - vincere le tentazioni

lontano dalla Parola di Dio                   - mortificati

                                                           - penitenza

lontano dai Sacramenti             - timore di Dio

 

 

 


 

1.         E' certo che abbiamo a morire

            Si muore una sola volta.

 

2.         Incerto - il luogo

                                   tempo

                                   modo/confermati in grazia di Dio.

 

3.         Qualis vita finis ita.

 

 

 

 

 


 

Della Morte

 

"Per unum hominem peccatum in hunc mundum, et per peccatum mors." Rom 5.12

 

Oh che gran punto, che gran pensiero e' questo, che sbalordisce la mente di ogni uomo piu' di qualunque altro novissimo poiche' tutti gli altri novissimi, il giudizio l'inferno, il paradis li crediamo per fede, ma non li vediamo laddove la morte la vediamo tuttodi' coi nostri proprii occhi - Onde e' che un vivi pensiero della morte opera continua convrersioni e mutazioni di vita, e reimpe tuttidi' i chiostri ed i romitaggi d'ogni sorte di persone, che riflettendo alla brevita' della vita, ed alla vantia' delle cose terrrne, danno il tempo al mondo per meglio desporsi ed una buona morte.  "Mors in nobis operatur"

(2 Cor 4.12)

 

Il famoso GirardoDomenicano nel leggere il capo V del Genesi di quei primi uomini che abitarono il mondo trova

 

Adamo 930 anni                                             qui chiude il libro e tutto meditabondo -

Enos 905 anni  et mortum                                ma dunque la vita anche di secoli finira,

Seth     912 anni  est                                        Ma cosa e' di loro? che cosa sara di me e resolve di

Matusale 969 anni                                           lasciare il mondo e farsi religioso

 

D. Giorgio Bugeia texhio, bara, . -----

 

 

Il corpo cadavere Job VII "Induta est caro mea putredine".

quando ? forse presto - mors non tardet - Eccl. - estate parati - breve est tempo. S.P.

 

"Ecce quam celebratis (Daniele XIV 26) Il dragone adorato dai Babilonesi.

 

 

Il corpo scheletro omnes avaritiae student"

Gesu`

 

"Qui volunt divites fieri" incidunt in tentationem et in laquem diaboli".  S. Paolo Tim VI 9

 

Il corpo polvere "Pulvis es et in pulvere revertis"

 

 

 

 


 

Vocale e mentale

 

II         Il Rosario e' preghiera a Maria.  Ci acquista la sua intercessione - La potenza di Maria in nostro favore e'immensa  Tanto piu' che essa ci ama.

 

La Chiesa ha dato tanti vantaggi -

Chi puo' misurare quente vittorie sul peccato.

Uno dei favori spirituali sono le numerose indulgenze che si possono applicare  alle anime dei defunti.

 

Chi sono?        persone come noi - cristiani - conoscenti - amici - famiglia - anime sante.

 

Dove sono?

 

Che cosa fanno? Soffiono, piangono, si purificano, aggiustano la veste della grazia.

 

Fino a quando? Ce lo dice S. Matteo "non uscirai fino a tanto che non avrai pagato il tuo detitto - Ricordiamoci tutti i peccati di 1 giorno, di 1a settimana.

 

Possiamo nio aiutarli

Nella messa c'e' il momento dei defunti.

 

Dobbiamo aiutarli

come possiamo aiutarli?  Tutte le opere buone - la mortificazione - le indulgenze.

La Messa preghiera di Dio.

 

 

 

 


 

Il Figliol Prodigo                                  S. Luca XV

 

I

Pater, da inihi portionem substantiae quae me contingit.

a) Spontatezza/in regionem longuiquas

b) Raffigurare nel giovane l'anima in peccato

- Abbandonato nel giovane l'anima in peccato

- Perduta la stima

- Diventuta oggetto dell'odio id Dio

- Perduta la sua protesione

- Vi siete circondata di nemici

- Deturpato l'immatgine di Dio:

  sapienza, bonta', omnipotenza, felicita'

- Perduto il diritto al cielo

- Il vostro nome cancellato dal catalogo

- Le opere buone coperte di un velo

 

Confusione  -  Rammarico  -  Pentimento

 

 

 

II

Ad quid?  Volle la sua porzione.

"Dissipavit substantiam suam vivendo luxuriose".

Colla vostra libera volenta' vi assomigliavate agli angeli, anzi a Dio stesso.

 

sapienza                       L'anima portava l'immagine di Dio

Intelletto           Il corpo membro di G.C.

Cunsil              Tempio dell Spirito Santo

Karita'

Gherf

Pieta

Biza' t'Alla

 

 

III

 

Coepit egere                                                   Ut pasceret percos

 

Questo per lo star meglio che dal padre

L'anima in peccato oltre  i doni della grazia perde anche quelli di natura.

 

I porci : i nostri sregolati appetiti.

 

IV

 

Hic fame pereo                        Surgam et ibo ad patrem meum

 

Le parole che il figlio dice al padre.

Chi gli da coraggio di cosi' dire padre.

Se in quelche modo abbiamo imitato il figliol prodigo imitiamolo nella sua resoluzione.

 

V

 

Effetti della risoluzione

- Cum adhuc laonge esset vidit illum pater.

- Et misericordia motus est.

- Ecco come ricevuto il peccatore da Dio.

- Coraggio altro che disperazione.

 

VI

 

Accoglienza buona liberale.

- Proferte stolam primam et niduite illim

(grazia santificante)

- Sate anulim in manu cuis.

(lo Spirito Santo coi suoi doni)

-Calceamenta in pedes eius

(felicita' di camminare nella via di Dio)

- Adducite, occidete vitulum, mandicemus et epulemur

(lo stesso sangue di G.C.)

 

Mortuus erat et reiscit

Perierat et inventus est

"Ne permittas me separari a te"

 

 

 

timore non disperazione

giustizia - misericordia

 

 

Dio sapetta

Dio chiama

 

 

Perdona gernerosamente

 

Prodigo

David

 

S. Pietro

S. Paolo

 

 


 

Xtus Jesus venit in hunc mundum peccatores slaves facere, quorum primus ego sum - Tim

 

I Da mihi potionem

 

Cuor di Dio

Stima

protezione

governo

 

Sapienza

Bonta'

omnipotenza

felicita'

 

II

Dissipaviat substantiam suam vivendo luxuriose

 

simili agli Angeli  -  Dio

Immagine di Dio

tempio dello Spirito santo

membro di Gesu'

 

Coepit  Cerco' padrone

                        ut pasceret percos

                        Guardatelo                               compiangendolo

                                                                       cimpiangete

                                                                       voi stessi

 

IV

Hic fame perio. Surgam                       mi anima il pensiero che egli e' padre mio.

et ibo ad petrem meum            imitiamo anche adesso il figlio prodigo

 

V

Cum adhuc longe vidit              non dieperare ma coraggio

et misericordia motus   est.                   con un padre cosi' buono

 

 

Cito proferte stolam primam et induite illum Date amulum in mau eius.

 

VI

liberalita'

 

Cito proferte stolam primam et induite illum Date anulum in manu eius.  Et calciamenta in pedes eius. Adducite vitellum saginalum, et uccidete.  Mirtuus erat et revixit, perierat it inventus est.

 

 

 

 

 

 


 

1.  Sta in mano nostra il fare buona meditazione  "Non la speciale e straordinaria ma l'ordinaria.

 

2.  La M. e' l'esercizio della memoria, intelletto e volonta'.

    Non sta nella dolcezza e gusti sensibile ma negli atti della potenza dell'anima.

Infatti quantunque sono secco, e duro, posso odiere i miei peccati, e posso amare Dio sopra ogno cose, e fare atti di virtu'.

 

3.  E' errore di doloto che credono di non far buona orazione, perche non sentono dolore die peccati, ed affezione della virtu'.

    Poiche' la volonta' non sta' nel senso ma nello sprito.

 

4.  Io voglio il male quantunque senza questo pecco e pecco mortalmente.

Nave che si muove a vento e con remi fanciullo in mano e grade

 

5.  L'Oradione e' mezzo e non fine.

Sempre possiamo darci all' umilta', pazienza, ubbidienza, mortificazione, rassegnazione.

 

6.  Non importa se non si fanno grandi discorsi ma nell'atto della volonta'.

Distrazione in cerca di riparare

Come chi si addormenta.

 

 

 


 

Parola di Dio

 

"Beati qui audeunt verbum Dei et custodiunt illud"  S. Luc. XI ai Farisei.

 

"Qui ex Deo est, verbe Dei audit propterea vos non auditis quia ex Deo non estis"

 

Le parabola di N.S.  nel vangelo di S. Luca.

Quanto importa il salvarci altrettanto importano le disposizioni per ascoltare la parola di Dio.

L'omnipotente Omnipotens verbum tuum Deus".

Le parola degli apostoli ha cambiato la faccia della terra

La parola di Dio e' verita'. e la verita' prende valore di se stessa.

Il sorle - il fuoco - il cibo.

Via       -          durezza del cuore, e disipazione dello spirito/raccoglimento - comprensione

pietra - leggerezza dellp spirito, inconsistenza di volonta'

(profonda meditazione - fermezza nei propostiti)

Pietra   -          leggerezza dello sporito, inocnsistenza di volonta'

(profonda meditasione - fermezza nei propositi)

spine    -          affetti disordinati veso le creature.

(distacco - repellere l'amore disordanato)

terreno buono concime/mortificazione

              pioggia/preghiera

              sole   /carita' di Dio e prossimo.

 

 


 

Del Regno di Gesu' Cristo

 

I           Un Re terreno - la capacita', diritto, autorita', possesso, di Dio stesso - ossequiato ed ubbidito doa tutti i cristioni e principi cristioni.

 

II         Si prepare per una spedizione - e' mia volonta' di conquistare la terra degli infedeli - avremo

 

 

1.         Lo stesso trattamento                           vestito                          fame

                                                                       cibo                             sete

                                                                       bevanda                       nudita'

                                                                       tutto                             miseria.

 

2.         Sesterremo fatiche - vigilie, viaggi, caldo. Andro' avanti io.

 

3.         Riporterimo ferite, sangue ma nessuno morra', vincitori.  Iddio e' con noi.

 

4.         Avrete parte dei frutti dell vittoria giusta e meriti.

 

5.         Ma badate non alle armi nemichem schiavitu', tiannia, morte certa.

 

 

Pensate e Risolvete

III

Gli altri Re a condizioni diversi hanno un unfinita' di seguaci - Tutti si offrifebbero pronti - ed il piu' generoso - Offrira tutto il suo a se stesso - non resterebbe nella ultima fila - attacherebbe a lato del Re i nimici.

 

Chi non accetta biasimato - se non la nobilita' dell' impresa, almento il timore della schiavitu' e della morte, dovrebbero farlhli vincere la sua poltroneria non vuol scomodarsi.

 

I          

 

G.C.    Re per natura - tutto da Dio

" "  "  per merito - tutte le dote perfette.

" "  "  per elezione - lo costitui' l'eterno suo padre.

" "  "  per potenza - lo vedremo nel giudizio

" "  "  per conquista - col suo sangue

" "  "  Eterno - non ha fine il suo regno.

" "  "  Universole - tutti monarchi e sudditi l'ubbidiscono

 

 

Roconosciamo G.C. Re e noi suoi sudditi

 

II

Prima del discorso consideriamo i nemici:

mondo, varne, demonio.

Sensualita', amore carnale, amore mondano.

Con questi si                il demonio

 

Se non si domano nelle cose lecite si ad essi il demonio.

 

Ho

Ho determinate di conquistare il regno e la gloria paterna - per arrivarci sotto i piedi il mondo e cimbattere i nemici.

 

Ciascuno avra’ il centuplo e la vita eterna.  Se non mi seguite …. Schiavitu`, morte eterna.  Venite prendete la croce e seguitemi

 

III

Chiunque ha un po` di ragione chi offrira` a seguire.

Chi e` affascinato combatte prima i nemici.

 

Amarlo

Ricopiarlo                    ut eum magis sequar

                        nella poverta' o nel disprezzo.

 

 

 

 


 


 

I

Un Re umano eletto da Dio al quale obbediscono tutti i principi e popoli Cristiani

 

 

 

I G.C. che chiama tutto il mondo

Re        per natura

            per merito

            per elezione

            per potenza

            conquista eterna  universale


 

 


 

II

Discorso di questo Re voglio conquistare la terra degli infedli, chi vieni con me sara' contento del cibo, bevande, vestito, lavoro - e participera' con me della vittoria.

 

1.  Lo stesso trattamento

2.  Sostenne fatice andro avanti io.

3.  Fatich - vittoria certa tutti vincitori

4.  Parte dei frutti secondi il merito

5.  Badate schiavi torture - morte


 

II

 

Invito di G.C. nemici conquista gloria paterna.

 


 

 


 

III

Considerare la risposta dei sudditi di un Re cosi' liberale.  Chi non accetta biasimato

III

Chi e' piu' appassionato a Gesu' Cristo.


 

 

 

fatiche              di stabilire il regno di Cristo in

battaglie           cuor nostro collo stesso intimo

vittorie             sentimento di imitarlo

trionfi

 

 

 

 

 


 

Nascita di G.C.

 

"Exut edictum e Caesare Augusto ut describeretur universus orbis."

 

Obbediscono all'Editto

Sentimenti che inspirava loro nel viaggio il Verbo di soggezzione ed obbedienza.

Ma Carsare? estraneo, idolatra.

la legge? dettata dall'ambizione dalla supperbia

Grande esempio come dobbiamo essere coi superiori

 

Come obbedizcono a costo di molesia

di pericoli, con pace e perfezione - le strade, stagione, delicatessa della Vergine - avverra al intiro - Giuseppe - i discorsi nelle tribolazioni - nel silenzio von Gesu'.

 

 

Peperit filiom suum perimogenitum, et pannis eum involvit et reclinavit eum in proaesepio."

 

Entrano in Betlem, cercano alloggio.

ma "non erat eis locus in diversorio".

E voi come la accogliete quando batte al vostro cuore?

Con pace accettano il frfiuto - e voi? come?

___________________

 

Giuseppe esce, cerca, trova la grotta. Consideratela.

Quest e' il palazzo in cui nascera' G.C.

"All'pra decretata come il raggio cosi G.C.

"Aut ista fallitur aut mundus errat"  S. Bern.

Cosa gli dobbiamo noi dur - che dire della nostra superbia della nostra comodita'.

Chiediamo gli umilta'

 

 

Facta est, miltitudo, militiae ceolestis, dicuntium Gloria...

Gle uomini li regettano, gli angeli reconoscano.

Nasce a dar Gloria a Dio  ...   ecco il fine della nostra vita. 

I Pastori - Circoncisione - I tre Re Magi - Purificazione -

Fugo in Egitto - Ritorno dall' Egitto.

 

 

Venuta nel Tempio

 

Giuseppe e Maria per Pasqua in Gerusalemme al Tempio.

Loro diportamento nel tmepio, il nostro?

Eppure allora figura oggi realta'

 

 

Mansit in Gerusalem et nesciverunt porentes eius"

Le lascio, come, perche'

Il nostro distacco dai parneti?

Gesu' senza casa, senza cura.

Le nostra fiducia nella provvidenza?

 

 

"Fili prod fecisti nobis sic"

Per norma la volonta' del padre

"et ipso non intellezerunt verbun prod hocutus est ad eos".

"Che ne pensate dello stato religioso?  Quanto lo stimate?  come lo rispettate?

 

G.C. fui adombro' la vita religiose.

 

 

 

 


 

I Patroni Presepio

 

Apparizione dell'Angelo ai pastori

 

Li manda gente semplice e umile

Invencevitis infantem - umilta'

Pannis involutum - poverta'

Positum in proesepio - mortificazione.

 

I pastori vanno a Betlemme

 

Eamus usque ad Bethlem (obbidienza)

Venerunt festinantes (prontezza)

Preghiera, aspirazioni

 

 

Rogate Dominum messis

Ut mittat operis in messem suam.

 

Oremus

 

Deus, qui;non vis mortem peccatoris sed magimsut convortatur et vivat, d aquesimus, per intercessionem B. Maria seimper Virginis et omnium sanctorum operarios Ecclesiae tuae, qui sint cooperatores Christi et se impendant et super imprndant ro animabus.

 

Per eundem D.N.J.  CH. etc.

 

Esame di coscienza, particolare e generale

 

L'Angelus Domini

 

Risposte Messa

 

Lettere di S. Paolo per tutti

 

Confessione e Communione.

 

 

 

 

 


 

Il ritorno dei Pastori

 

 

Parlano con tutto riconoscenti

"Omnes qui audierunt mirati sunt" ed intanto i Giudei non si muovano - E noi coll'Eucaristia?

La Vergine attenta non perdeva cosa alcuna.

Imitiamo la Vergine, i pastori quendo attorno all' Eucaristia.

 

Vade Mecum

Preghiere del mattino

(L'intenzione di lurare l'indulgenza).

Preghiere prima e dopo il pranzo e la cena.

"De profundis".

Novena a S. Paolo

Viaggi del Ritiro

Ritiro mensile

 

L'Anima dell'Apostolato"

da Padre Tabone - 5 copie (chautard)

Cornede - grevi meditazioni - 6 copie

Roberto Montoli.

 

Preghiera per le Missioni - di Pio XI

colla seguente

Ind. 300 giorni (29 Marzo 1908)

Antiph. Quid statis tota die ostiosi?

Ite et vos in veneam meam.

 

 

 


 

Vita di Gesu' Cristo

dal 12 al 30 anno di sua vita

 

I Erat subditus illis

 

Morto Erode dall'Egitto fecero ritorno di nuovo in Nazaret.  Entriamo in poco in questa casetta - vi regno carita', concordia, pace ilarita' (frutti dell'umilta'.

Chi ubbimisce? a chi obbedisce? in che modo? per quanto? in quali cose? (era come un servitorello).

 

Esubesce superbe civis; Deus se umiliat et tu te exaltas.

 

 

Il Proficiebat sapientia, aetate et gratia.

aetate

sapientia           come il sole nei suoi effetti e non in se et

gratio               "Se non andate avantiandrete indietro".

Quali virtu' avete acquistato piu' ora? quali vi adoprate ad acquistare?

 

III

Nonne hic est fabri filius?  Nonne hic est faber?

La poverta' in Nazareth in quella casa Tutto da se si guadagnano il pane quatidiano

 

La fatica                      Che lavor                     il sole

 

E voi?  come amate la poverta', la fatica

                        come ci siam usati del tmepo finora?

 

Era venuto a curare il male nella fadice che e' la superbia (Questa e' la ragione della vita privata nascosta).

 

I misteri nell'orto p.355

 

 


 

"Haec est dies quam fecit Dominus exultemus et laetemur in ea".

 

1. Ecco il giorno, ecco l'ora, ecco il momento.

2. Non temete.  Gesu' per vostro amore si e' spogliato dalla grandezza.

3.  Approvazione di Gesu' sull'A;tare - suo sguardo - se poi fosse venuto a visitarvi.

 

4. Gesu' non solo in guarda, vi visita, ma viene ad unirsi con voi.

 

5. Oh quanto Gesu' vi ama: grotta, Egitto, flagelli, corona di spine, morte e croce.

 

6. A tanto amore come avete corrisposto: pentimento, proponimento.

 

7.  Domandare la grazia pei ragazzi.

 

8.

 

9.  Ecce agnus Dei.

 

"Haec est diesquam fecit Dominus exultemus et laetemur in ea".

 

 

 

 

 


 

"Cum dilexasset suos qui erant in mundo infinem dilexit eos".

 

I

"Ecce ego vobiscum sum usque ad consummationem saeculi" Joan XIII.

Perche' Gesu' Cristo e' rimasto con noi?

1.         Non pr redimerci

2.   Non per conferirci grazia

3.   Ma per amarci e deliziarsi di noi.

"Deliciae meae esse cum filus hominum".

Ascoltateb.

 

Ed a questo fine.

1.   Si tiene nascosrto

2.   Si fa trovare ovunque.

3.   Riceve tutto in tutte le ore

- a consolare

- ad asciugare lacrime

- ad immorbidire cuori duri

- ad attrarre i peccatori

- a rinvigorire

- ad amimare e far coraggio

- a prodigare grazie a tutti

 

"Siamo piu' fortunati degli apostolo e dei descepoli."

Perche sentiamo freddi? Cerchimao di infervorirci.

 

 

II

 

Perche ci ha voluto lasciare il compendio delle sue piu' belle meraviglie.

Memoriam fecit mirabilium suorum" Ps CX

 

La parola del sacerdote - Betlem - Il tabernacolo - Nazareth - I tre anni di predicazione

 

Solitudine                                Obbedienza                 Pertransut

Candide specie                                    Vittima                         beneficiendo

I pochi adoratori                                                                     et sanando

(i pastori)                                                                                omnes

L'indifferenza di molti

(i Betlemiti)

 

 

III

Perche' ha voluto unirci con coi e farsi una stessa cosa con noi.

Gesu' ad Agostino:  "Cresci e mi mangerai ma non come il cibo."

Come si unisce a noi? in maniera di cibo e di bevanda.

Con quali sentimenti vuole unirsi:-

Desiderio desideravi

Nisi manducaveritis

Qui manducat hunc panem vivit in aeternum.

 

Quello che fa per amarci - sapienza, omnipotenza, nel trovarsi ovunque, nel sopportare le prove, grandezza, non si consuma.

 

Hoc facite in meam commemorationem - Ricordai di me.

 

Come corrispondere.  Visitare, accompagnare, assistere, receverlo, trattenersi.

 


 

"Cun dilexisset suos qui erant in mundi infinem infinem dilexit eos"

 

I           "Ecce ego vobiscum sum usque ad consummationem saeculi". Jean XIII

Perche Gesu' Cristo e rimasto con noi?

1.         non per redimerci

2.         non pr conferirci grazia

3.         ma per amarci e deliziarsi di noi "Deliciae miae esse cum filius hominum".  Ascoltatelo.

 

Ed a questo fine

1. Si tiene nascosto

2. Si fa trovare ovunque

3. Riceve tutti in tutte le ore.

 

Siamo piu' fortunati degli apostolo

Perche?

Perche' dunque cosi' languida, cieca, fredda, misera? Ah non saro' piu' come come il passero; in queti giorni son cresciuti le ali: ho trovato il nido.

 

II

Perche' ci ha voluto lasciare il compendio di tutte le sue meraviglie.

"Memoriam fecit mirabilium suorum" Ps CX

 

Betlem                                     Nazareth                                  Tre anni di suo predicazione

Solitudine                                 Obbedienza                             "Pertransiit beneficiendo"

Candide specie                                    Vittima                         Passione

I poverelli                                                                                Si immola, scende nel sepolcro.

L'indifferenza                                      

 

 

III

Perche' ha voluto unirsi con noi, e farsi una cosa stessa con noi.  Gesu' ad Agostino: Cresci e mi mangerai ma non come il cibo.

 

Come si unisce a noi?

A manieradi cibo e di bevanda.  Qual madre escogito' mai' di divenire cibo e medicina di suo figlio.

Con quali sentimenti vuole unirsi? desiderii, promesse, minacce.

Desiderio desideravi.

Nisi manducaverites.

Qui manducat hunc panem vivet.

 

Quello che fa per unirsi

Sapienza, omnipotenza, grandezza.

"Hoc facite in meam commemorationem.  Ricordati di me.  Come corrispondere - Comunione - Visite - Adorazione.

 

Consideriamo quale felicita' sonoil godere la presenza di Dio.

 

Apostoli l'hanno avuto possibile e debole - noi nello stato di gloria.

Discepoli lo godevano ad intervalli - noilo abbiamo di continuo.

 

Popoli della Giudea, della Galilea, e della Samaria - voi potete goderne "xi darba" - noi ad ogni ora.

 

Beati del Cielo - lo stesso Signore che siede sul trono della gloria risiede quaggiu' sui nostri altari.

 

 

 

 

 

 

 


 

La Religione nostra tutta quanta e' compresa nell' idea della presenza di Dio in mezzo a noi.  Senza la presenza di Dio il mondo diviene semplicemente un teatro e l'uomo spettatore di questo teatro.

 

"Ecce Ego vobuscum sum, omnibus diebus usque ad consummationem saeculu" S.Matt., cap 28.

 

Adoriamolo Chiediamogli perche, sta qua?

Perche?           Non per redirere le anime

                        Non per conferire la grazia.

                        Ma perche' "Deliciae meae esse cum filius hominum"

 

 

Come sta                                 I profeti lo vedevano da jungo.

                                               Iddio parlava loro, e per loro

Vi sta nascosto             parlava al suo popolo - I gentili gli  idolatri, i pagano, sentivano

Dovunque                                anche loro nel fondo del loro cuore e desiderando avere Dio

Riceve in tutte  le ore               con loro.  E con statue dicevano al Signore "Vieni, Vieni".

 

 

A che fare a consolare resciuga le lacrime

Illumina

 

Ammolisce i cuori indurati

i peccatori

Da forza ai deboli sopra tutti.

Spargere le sue grazie sopra tutti.

 

 


 

Vita di Gesu' nell'Eucaristia

 

Memoriam fecit mirabilium suorum                               Ps CX: 4

Nascita in Betlemme                                                   Presenza reale alla

                                                                                  voce del Sacerdote

Spelonca deserta                                                        Solitudine della                                                                                                                      Chiesa

Candide specie sacramentali                                        Candide fasce con                                                                                                                 cui venne avvolto

I poveri che gli fan corona in Chiesa                             I pastorelli che primi al adorarono

L'indifferenza di molti verso l'Eucaristia            L'indifferenza dei Betlemiti.

Tabernacolo poverissimo - augusto                              Casa di Nazareth

reghiera in cui sempre si accupa per noi                       Ritiro a nascondimento in Nazareth

Obbedienza ai suoi ministri                                          Obbedienza fino ai  30 anni "erat                                                                                            subditus illis".

 

Pertransiit beneficiendo et sanando omnes

 

Istrui', ammoni', consolo',                     Istruisce, ammonisce, consola, illumina, suscita grazia, sana

risuscito' morti                                     infermita spirituali. Opera tutto il bene che si fa nella sua

chiesa,            dal suoi ministri

 

Pati'                                                    Per lo stato si gloria non soffre dolore nell'umanita'.  Ma gli                                                      affronti ad maltrattamento continuano.

 

Si immola sulla croce                           Si immola ogni di, ogni ora per tutta la terra.

 

Fu sepolto - descende nel                    Descende nel sepolcro nuovo, non mondo, nel petto

sepolcro                                              degli uomini.

 

Nell'orto sud sangue per                      Nell'Eucaristia in uno stato di Vittima continua tiene sotto

la malizia degli uomini                           gli occhi tutto questo.

 

E tradito da Giuda                               Da quanti Giuda non e' oggi tradito.

                                                           Sopporta con ammirabile pazienza il bacia di chi si

comunica in peccato.

 

I suoi nemici ardevano di odio  Sono oggi meno solleciti di cancellare il suo nome se                                                               possibile. 

Quante arti per ridurre i suoi fedeli e ribellare.

 

 

 

 


 

Nella cena viene raffigurato il SSmo Sacramento

S Catreina da Siena

 

Portiamoci col pensiero nel Cenacolo.  Il fatto dell' Istituzione.

 

Tempo Non quando le turbe lo acclamavano, non quando saziate dal pane miracoloso lo volevano coronare Re, non nell'entrata trionfale in Gerusalemme.  Ma in quella volta quando si pensava a dargli la passione e morte - In qua nocte tradebatur.

 

Non solo la passione, ma previde gli insulti dei giudei, eretici, cristiani sacrilegi.  Sant'Ambrogio da il vitro a chi voleva tradirlo.  Gesu' Cristo questo lo fa con chi sa che lo vuole tradire.

 

 

Usque ad consummationem saeculi

Non in un sol posto della terra.

Non per una sola volta nella nostra vita.

Contuttocio' molti dicono come del Vangelo

"non possum venire".

Che dire di un affamato incitato dal Re?

Che dire di un ammalato che reciesasse rimedi?

 

 

Ai

Mi consoli di voi nel vedervi a comunicarvi tutti i giorni.

Santa M. Maddalena di Pazzi.

 

 


 

-Sguardo al Calvario.

-Sull'altare si ripete la stessa scena.

-Contemplare Gesu' nell'Ostia come crocifisso.

Chi ha trafitto il Capo colle spine?         - pensieri, desiderii,

Chi appanno' gli occhi?                        - sguardi immodesti, curiosi

Chi amareggiato la bocca?                   - parola contro la carita', contro l'obbedienze,

    mormorazioni.                               

Dilaceraro il corpo, squarciato il           - inclinazioni del corpo tentazioni del demonio

costato, ferito il cuore                                      Vanita' di questo mondo.

                                                                                             

- Non siamo degni, ma domandiamo perdono.

 

Fa che le nostre comunioni ci tengano uniti coi vostri sacrifici, perche' un giorno riuniscano a voi nella Gloria.

 

 


 

Fine della Chiesa nell'istituire questa festa

La Chiesa guarda al tabernaccolo, osserva le umiliazioni, alle quali si e' sottoposto il suo sposo divino.

 

Gli stessi uominin non corrisponde aggiungono delle altre umiliazioni quanti non onorano la sua presenza

                          quanti non assistono al sacrificio della messa

                          quanti non participano del banchetto.

 

Negli altri misteri la divinita' si disvela - sul Calvario: "Vere hic homo Filius Dei erat"

non solo non appare Dio ma neanche uomo - Eppure dice S. Tomaso "e' il mazunum miraculum Christi".  Ma mentre i miracoli nella sua nascita, nella sua vita, nella morte manifestavano la sua grandezza, nell'Eucaristia sono i miracoli diretti a nascondere sempre piu'.

 

Si ci confondono questi annientamenti ci deve anche l'amore pre cui si assoggetta ad esso.  Volle  stare con noi - Volle darci il suo corpo ed il suo sangue "Deliciae meae ... " in cibo e bevanda "Sangius meus vere est potus, caro mea vere est cibus."

 

Quando piu' egli abbassa, la sua grandezza, tanto piu' vuole la Chiesa con questa festa che noi innalziamo coi nostri amaggi - Essa e' il trionfo di Gesu' umiliato in questo Sacramento.

 

Trionfo pubblico non nei soli templi ma per le pubbliche vie.

Trionfo universale, da ogni nazione, tutti si inginocchiano, dinanzi a Dio in Sacramento.

Trionfo luminoso per la bellezza delle cerimonia la devozione del popolo che assiste alle cerimonie, "pertransivit benefaciendo".

 

Quanti reguardi per gli uomini, e niente per Gesu'.

Anche nei cristiani che sono devoti quanta tiepidezza - e forse anche sacrilegi.

 

Noi dobbiamo onorarlo - ravviviamo oggi la nostra fede prima di avvivinarci a riceverlo.

 

Umiliazioni concomitanti il Sacramento

Umiliazioni aggiunte dagli uomini.

 

Nostro dovere

 

Di secondare la Chiesa, nel portarla in trionfo.

 

Ma stamani nel comunicarci perche' fine ultimo di questo sacramento e soltanto questo - grandi fede, ed amori, per riparare a tutte le umiliazioni - viviamo uniti sempre con Gesu' in sacramento per restar uniti con Gesu' in cielo.

 

Miracolo "Venite et vedete opera quae posuit super terra".

Il cambiare delle sostanze.

Il sussistere delle specie senza la sostanza

Il corpo di Gesu' nello spazio del tabernacolo

La presenza in tutti le ostie.

 

 


 

Cuore adorabile del mio Gesu', nascosto, annic per amore degli uomini in quella sacra ostia, io desidero in questamattina gli ardori di un Serafino per poter corrispondere a quell' amore tenerissimo che mi addimostrate, e per ricevervi dentro di me nella maniera la meno indegno che ci' possibile - Pero' io veggo la mia fredezza, la mia insensibilita'; ed allo stesso tempo penso a quantoe volte ho offeso il vostro amorisissimo cuore - Se in questo mattino non ti posso offrire il mio cuore puro come e' uscito dalle mani di Dio io son pronto ad offrirvelo sinceramente pentito, e col dolore piu' vivo intendo riparare alla mia passata ingratitudine - Percio' prime di ricevervi assicuratemi del vostro perdono, dite a me pure cio' che diceste alla peccatirce di Maddalo.

Ti son rimessi i peccati.

 


 

Perche' G.C. ha salvato il mondo colla croce e coi patimenti.

 

Per darci alla preghiera bisogna soffrire.

per istruire bisogna soffrire

per sollevare i mali bisogna soffrire.

 

Lettura (Tentazione di Cristo nel deserto) p 263

Lettura I due stendardi" p.288

Sopra il portare la corce p.280

Sopra la carita' del orossimo p.251

 

 


 

L-Imhabba t'Alla

 

Il cuore e' fatto per amare e sente il bisogno della presenza dell'aggetto amato.  Sa cio' si spiegano le tristezze della separazione, le lacrime che accompagnagno la morte, e tutte quelle connessioni dolorose le quali dicono abbastanza chiaro che quando si ama, e' necessario vedersi, e, se si puo' non abbandonarci mai.

 

Dio ama l'uomo - e di tutti gli amori l'amore a Dio e' quello piu' radicato nel cuore dell' uomo - Ecco percio' di conseguenza la presenza reale di Dio all'uomo e dell'uomo a Dio.

 

Perchio' insin dai primi giorni questo presenza si desidera' sall' indomani della creazione.  Ed a misura che i Patriarchi ed i profeti sentono un amore piu' intenso per Dio lasciano sfuggire i piu'ardenti sospiri.  E gli stessi popoli idolatri ne sentono cosi' forte il bisogno che gli errore dell' idolatria non hanno altra origine - Quei templi, quegli idoli non sono che le grida dell' unamita' che invocano Dio e gli dicono, "Vieni, discendi fra noi, fatti uomo, fatti marmo, se bisogna, piuttosto che privarci della presenza reale".

 

Dio che ama l'uomo pou' che non e'amato - Finche' l'uomo ne fu degno non gli aveva negato questa felicita'; e la scrittura ce lo dimostrata che passaggio entro l'Eden con la tenera famigliarita' di un amico e di uno sposo - Ed obbligato a ritirarsi si soffre.  L'aspettazione di 4,000 anni nin e' sopportata dal suo cuori, dal suo amore.  Egli si msnifesta continuamente all'uomo sotto forme diverse, per mezzo die suoi profeti, fa pervernire all' uo,p parole di tenerezza id tenera ricordanza.

 

Ed eccoci all'incornazione - Ma la vita mortale di Gesu' era breve - e che 33 anni e' poi' tutto finito?  Non fu quella presenza che domanda il cuore, poiche' il cuore esige la durata della presenza, e dice all'oggetto amato "restati, restati sempre; non ci abbandoniamo mai".

 

Era circoscritta.  La Palestina un piccolo lembo si terra, avra' veduto il Salvatore, e il resto del mondo sara' privato di questo incomparabile dono?  e' le anime sparse per tutto il mondo e le anime che vissero dalla venuta di Gesu' fino ad oggo e che vivranno fino alla fine del mondo devono esse restare prive?  Cio' e' impossibile e percio' venuto Gesu' vi doveva restare, fino dalla consummazione dei secoli (Mgr Bougand - Il Cristianesimo ed i tempo presenti)

Vol IV la chiesa.

 


 

Il vangelao - la fanciulla

 

L'amore sta nelle opere piu' che nelle parole,  "Si diligitis me mandate mea sirvate.

L'amore consiste nella comunicazione dei beni tra l'amante e l'amanto.

 

 

Benefici dellla Creazione

tutte le cose create per l'uomo

Piccola Teresa             s. Francesco

Benefici particolari, animo, corpo, nascita, fortuna.

 

 

Benefici di Conservazione

l'uomo e' l'oggetto del governo di Dio conserva le creature affinche' lo aiutano al fine.

Benefici paricolari, di grazia, pericoli, scappati, bei non conosciuti.

 

 

Benefici di redenzione

L'Eterno Padre da il Figlio

Il Figlio da' il proprio  Sangue

Lo Spirito Santo diffonde nei cuori la sua carita'.

 

Gesu' -             dottrina

                        virtu'

                        esempi

                        La Madonna

                        la Chiesa

                        I sacramenti

particolari - vocazione stato religioso

 

Benefici di glorificazione

Il suo regno, se stesso.

 

La mia leberta' tutto me stesso

 

e presenti

Come Iddio abita nelle creature tutte

in elementis      -          esse

in plantis           -          vivere, vegetare

in animalis        -          sentire

in hominibus     -          intelligere

 

 

in me: esse, vivere, sentire, intelligere o far di me suo tempio

 

Dio e' presente in tutti i benefici

 

Per essenza /  perche' e' causa

                          / qua di.

 

Per potenza / poiche' le conserva continuamente

 

Non come le natura

sesso

 

Per presenza /

in ipsum vivimus et movimus et sumus

 

Per grazia /

nel Sagramento

ad eum veniemus et mansuram faciemus

 

 


 

Il nostro vantaggio

 

"Si hoc fiat sufficit" basterebbe per l'eterna saluta. facile nessuno pou' dire di non poterlo adempire - possiamo essere impediti dal digiunare, fare penitenza, piegare - ma amare il prossimo mai.

 

Pace e prosperita' che ne segue.

 

Discordia "omne regnum in se divisum desolabitur et domum supro domum cadit". paragona il Vangelo ad un terremoto.

Maledictus qui seminat inter fratres discordiam"

Pax vobis nella messa, nella Comunione.

 

 


 

Dell'Eccellenza - Della Necessita'

 

Comprovazione dalla Sacra Scrittura

 

S.Giovanni.  "Si sic. Deus dilexit nos; et nos debemus alterutrum deligere".

 

Come S. Giov. ne inferire da questo che dobbiamo amarci a vicenda e non che dobbiamo amare Dio?

I           Per farci capire l'eccellenza della paterna carita'.

Infatti leggiamo in S. Matteo la domanda fatta dal Dottore della legge.  "Diliges Dominum Deum tuum ex toto corde tuo, ex tota anima tua, e in tota anima tua." Secundum autem simile est huic.  "Dileges prozimum tuum sicut ti ipsum.

 

II         Per significarci; come vanno uniti insieme l'amore di Dio e l'amore del prossimo.

L'amore di Dio e' e dove essere il motivo dell' amore del prossimo.

"Si diligamus in viam, Deis in nobis manet, et charitas suis in nobis perfecta est".

Spicca l'amore che Iddio porta gli uomini nell' univie l'amore verso di Lui all'amore verso il prossimo.

Un Re che ci msttessi inanzi al suo servirore.

 

III        Perche' coll'amore il prossimo si mostra colle opere che si ama Dio.

 

 

 


 

Carita'

 

Eccellenza - S. Giov.  "Deus Caritas est."  Dio si onora col nome di carita'.  La carita' fa del mondo un paradiso - Dove non e' inferno.

 

Motivi - E' volonta'di Dio.

 

S. Giov Apostolo la raccomendava sempre.  Racconta di lui S. Gerolamo che essendo vecchio in tutte le feste facevasi portare i chiesa per un po di predica - Filioli diligite altuutrum - Perche' sempre la stessa raccomandazione?  "quia proeceptum Dominum est, et si hac solum fiat sufficit."  Quando ce l'ha dato N.S.? - Nel cenacolo dopo la lavanda per le tre volte.

a)  Hoc est praeceptum meum ut diligatis invirem sicut dilesci vos.

b)  Hoc modo vobis ut diligatis invicem.

c)  Proeceptum meum do vobis ut diligatis invicem

 

Sicut dilesci vos come ci ha amato?  Si abbasso', si fece uno di noi, sopporte la fame, la sete la stanchezza, la poverta' ed ogni sorte di patimenti, ha dato il sangue, la vita.

 

Mando - Mandatum novum do vobis - In hoc cognoscunt omne omnes quod discipuli miei estis si delictionem habueritis ad invicem".

-          questo e' il testamento di Dio che muoie fra noi".

saremo noi cosi' ingrati da non osservarlo? - Leggiamo negli atti Apostolici che i primi cristieni "erant corunum et anima una".

 

S. Paolo           Niente

s. Giov.            Vidi turbam magnum.

 

A che fanno i Santi in Paradiso?  Qual e' la loro occupazione?

 

Non giudicate   S. Giacomo "chi sei tu da guiudicare il prossimo?

S. Paolo. "Chi sei tu da giudicare i servi di Dio?  Se fanno bene ae avran meritato da Dio, sa male ne renderanno conto a Lui.

 

 


 

Non condannate

 

Perdonate

 

L'uomo e' creato per essere amato e per amare.

 

L'amore sta nell'                       "Si diligitis me mandate mea

opope e non nelle                    servate. Jo XIV

parole. L'amore sta                  Probatio dilectionis exhibito

nella comunicazione                 est operis".  S. Gregorio.

dei beni

 

Ambulante in delectione sicut et Kies dilexit nos"

Eph. V

 

Ridurre alla memoria ibenefici:

 

Benefici di creazione tutto per l'uomo l'uomo ad imagine di Dio

Benefici di conversazione.  L'uomo e' tutto per l'uomo.

Benefici particolari/pericoli scampati - beni el arigiti

Benefici di Redenzione - La chiesa coi suoi vivifici sacramenti.

Benefici di glorificazione

Il Sacramento dilla Penitenza - Secondo posto naufrago cadura

 

 

Esame  Presenza di Dio

Dolore             sua grande importanza - essenziale- senza dolore non si ottiene perdono - dunque bisogna che ci applochiamo con tutto lo studio a concepirlo non basta l'esame, non la confessione ma il dolore ci vuole per cancellare il peccato.

 

Proponimento  Il dolore non e' atto del senso ma della volonta'.  Consiste nella detestazione del cuore.  Consiste nell'odio che si concepisce del peccato.

 

Confessione     Somma (apprizziative) cioe' stimando il peccato per quel male sommo che e' percio abominarlo sopra ogni male.

 

Penitenza

 

 


 

Usare Carita'

 

"Estate misericordes sicut et Pater Coelestis misericors est".  Iddio non ci per la misura gli uomini ma lo stesso sup padre celeste.

 

Modo di usare Carita'

 

Non giudicare                                                  giudizi temerare

(pensiero)                                                       sospetti

                                                                       Chi ha carita' (S. Agst)

                                                                       pensa bene di tutti

 

Se si vede il prossimo che pecca - pensate male ma abbiate compassione.

 

San Filippo - sentendo male degli altri temeva di se

 

 

Perdonate e vi sare perdonato

 

Tenerci lontani dalla vendetta non guardate il compagno che vi fa peccare

 

Il Signore ha reservato la vendetta per se "mea est altio" -

Egli fu il primo.

 

Esempi di Gesu' che domanda perdono per suoi crocifissori/

Il vescovo Crpriano nimina crede il cornefice

Alacio vende i calaci pei pagani

Il fatto di S.Giovanni Guelberto che si incontro' nella via con uno che aveva ucciso il suo padre.

 

Stiamolo e' la misura con cui uno viene pegoto -                      Noncinanza

                                                                                              bonam

                                                                                              Confertam

                                                                                              coagitatem

                                                                                              supereffluentem

 

I mali compagni

 

Il pastore colla pecora

Con il demonio col cattivo vompagno

 

Racconta Tommaso Contipratuni di i suo discepoli

 

 


 

Carita'

 

Entrano senza conoscersi.  Vivono senza amare.

Muoiono senza

 

Se vivessero per alcun tempo esclameranno

"Durum            est nos hic esse".

 

Ragioni

 

I

Volonta' di Dio

S. Giov: dilioli diligate alterutrum.

Praeceptum Dei est si hoc fiat sufficit.

Quando nella cena.

Modi - Sicut dilexi vos

 

Vantaggi

 

Si hac fiat sufficit.

 

 

 


 

Carita'                         Caritatem ed invicem    habentes quod est vinculum perfectionis Colos

 

Volonta' di Dio (quia praeceptum Domini est)

S. Giov. Apostolo il discepolo della carita'

- quel che racconta di lue S. Gerolamo - "quia preaceptum domini est, et si non solum fiat sufficit.

 

Nostro vantaggio (Si hoc fiat sufficit)

- perche chi ama il proccimo, ama Dio ed amando Iddio ed il prossimo - si osserva tutto la legge si acquista il paradiso.

- si puo' essere esenti dall'orazione, dal digiunt, e dagli atti comuni - ma giammai dal'amare il prossimo.

- Davis"ecce quam bonum" etc - Comunita' con carita' e' paradiso - I santi in paradiso si amano Dio si amano tra di loro. S. Giov.  Hoc domus Dei et porta collo- -

 

vantaggio la prosperita' della casa

 - in un regno la querra e la pace -

- per contrario.  "regnum divisum desolabitur et domus sopra domum cadet"

 

La pace regno

Con la Carita' in una comunita'

La pioggia su in terreno

Con la carita' in una comunita'

 

 

Al contrario la descordia

"Regnum divisum desolabitur et domus supra domum cadet."

Grande danno quando traspare al di fuori.

 

 

S. Giov Praecepti Deum est Esempio della 2 persona della SSma Trinita@.

 

Si lac fiat sufficit

 

 

 


 

"Beati misericordiosi quoniam ipsi misericordiam consequentur"  Matt 5.7.

 

La misericordia, dice S. Agostino e' una compassione (tbatia) nel nostro coure dell'alturi miseria.  E  San Tomaso dice che la misericordia e' una virtu' molto grata a Dio e cara agli uomini.  Ora e' appunto un atto di questa bella virtu' che viene da noi frichiesta.  Ed a muoverci ad emetterla siamo oggi invitati a gettare il nostro sguardo sul letto di un moribondo osservatelo dove va? egli va nell'eternita' "ibit homo in domo eternitatis" una eternita' beata se muore in grazia di Dio od una eternita' di pen se esce da questo mondo eternitatis" una eternita' beata se muore in grazia di Dio od una eternita' di pene se esce da questo mondo in peccato mortale".  Oh che momento terribile; - Cade, dice S. Bernardo, cade una bestia da soma e si trovano braccia pietose per rialzarla.  Un'anima anzi, migliaia di anime cadono nel peccato e nell' inferno e se ne da penciero all'ora della morte di un peccatore il demonio sapendo che non gli rimangono piu' che pochi minuti per tentare qull'anima e guadagnarla per sempre, si avvicina al morente con rabbia grande, e moltiplica i suoi sforzi per perderla "descendit diabolus habeus iram magnam scius quid modicu tempus habet".  (Ap XII 12) - ora vedete quntunque la morte di giusti sia ordinariamente piena di pace e di contentezza, pure talora per divina disposizione, il demonio ha facolta' di tentarli gravamente, come si legge di S. Andrea Avellino, il quale fu circondato durante l'agonia da numerosissimi demoni e fu visto tremare, peangere, ed iscurarci in volto.  Che cosa sara' dunque dei poveri peccatori i quali hanno trascurato in vita l'anima loro?  Anime' quale spavento non iacutera' loro il pensiero delle loro colpe e della dannazione vicina.  Come vorebbero por ritornare indietro.  Come bene direbbero colui che li aiutasse in quei terribili frangenti a fare una santa morte e ad evitare l'inferno.

 

La Chiesa madre tenerissima dioe fedli moltiplica le sue premure attorno il letto dei miribondi.  Il retuale romano cintiene calde esortazioni ai sacerdoti affinche' spieghino il maggio zelo possibile nell' assistere gli agonizzanti.  Quanti bellissime preghiere non metto loro sul labbro Essa conosce a pieno quanto le anime hanno costato al suo sposo Divino; sa che da una buona o cattiva morte dipende l'eternita' felice o sventurato dei suoi figli, che la grazia di una santa morte e' la piu' grande che si possa ricevere, anzi il cimplemento, il coranamento di tutte le altre grazie.  -  Ma molti mono che fuggono alle cure materne della Chiesa non solo fra gli infedeli e fra gli eretici ma eziandio fra i cattolici, causa il numero ogno crescente delle morti improvvise e la scarsita' dei sacerdoti in certe regioni.

 

Ora eccola voce della misericordia:  Chi pensera' a questi infelici?  Chi verra' loro in aiuto?  Chi li strappera' dagli attigli di Satana, che gia' sembra sicuro della preda?

 

Ecco qua' e' la "Pia Unione de Transito di San Giuseppe" alla quale stamane state pe essere ascritte.  Si per mezzo di un Apostolato di preghiera e di mortificazione alle quale la Pia Unione vi invita di praticare voi potrete recare un bene un sollievo immenso a quste anme che continuamente partono per l'altro mondo.  Vendete il numero degli uomini che popolano la terra si fa resalire a 1,500,000,000 in questo principio del secolo XX - Ebbene da accurate statistiche resulta che ogni anno 50 milioni di vite umane sono troncate dalla falce della morte.  Sono dunque a un prsso 1.50 mila morti al giorno, 6,000 all'ora, 100 al minuto secondo - Con ogni palpito del mio cuore, un altro cuore, mano cessa di palpitare.

 

 


 

La sua maggiore carita' risplende nell'offrire il suo figlio Gesu' per la salvezza degli uomini.

 

Questa carita' in Cielo non e' scemata ma cresciuta, "quia magis nunc videt hominum miserias.

 

Ecco quanto e' ragione all'ultimo del mese festeggiamo il Cuore di Maria.

 

Lo festeggia col cercare di imitarla.  Abbiam usato qualche parola che potesse offendere il nostro porssimo.  Risolviamo adesso prima di abbondanare la cappella.

 

Il mezzo e' con il S. Cuore di Gesu' "Cor Mariae cor Jesu".

 

Chiusura del mese di Maggio.

 

 

 


 

Della confessione

 

"Ut homo ordinet vitam suam

Secunde post nam fracvium tabula.

 

Esame (non il particolare) ma il generale - da farci tutti i giorni in:

 

I Presenza idi Dio o Ringraziamento  (II) Domandar 1

 

 

III

 

Pensieri se si a consento - se si da ascolto per alvun poco

Parole parole cattive - parole oziose - mensonghe -

detrazione mormorazione - procetti della chiesa - doveri propoi stato

Omnissioni

 

IV

 

Emploramo il perdono - Dolore -

semmo, consioderando il peccato come il maggior male che possa darsi.

universale che si eztenda a tutti i peccati

soprannaturale i.e. non per motivi naturali id umani come pel

disororo, perdita di beni temporali malatti

Dolore castigo

imperfetto - ma per motivi scoperti della fede - timore dell'inferno

speranza del Paradiso, Bruttezza del peccato inse stesseo

 

Dolore    perfette - L'amore solo di Dio,

La sentenza      dipende dal pentimento

il perdono

 

Mezzi per otteneri il perdono ed il Dolore

Preghiera, 2, Penitenza, I considerazioni dei motivi che ocitano al pentimento

 

 

 


 

Del Proprio

 

Il pentimento ha due faccie       - coll'una guarda il passato e si chiamo Dolore

                                               - coll'altra guarda il futuro e so chiama Proponimento

 

Fermo                                     occasione prossime

Universale

Efficace

 

 

La Confessione

 

umile                sia umile internamente ed esternamente

                        senza scusa

                        Non incolpare altri

                        Tacere quando parla il confessore.

 

Tutti, col numero o presso o poco

Circostanze che variano la specie - siamo sulla lingua come sono sul cuore

Senza vergogna Il ladro galanuomo - la confessiono da Sacramento piu' devozione.

sacrilegio - che pecca / merita biasimo, ma chi si confessa merita lode.

 

Soddisfazione

 

Quanto diverso il tribunale di Dio da quello degli uomini - Iddio esercita la misericordio senza escludere il castigo

E' di consiglio aggiungere alla penitenza del confessore

E' parte integrale - si faccia presto.

 

 

 

 


 

Il Sacramento della Penitenza

 

I           Il vero,il sommo, l'unico male e' il peccato - Il remedio e' la penitenza - Gesu' Cristo ne istituisce un sacramento.  Che sarebbe della maggior parte dei Cristiani se dopo il Battesimo non vi fosse altro remedio?  Gli angeli condannati dopo il primo peccato - La giustizia umano condanna al primo delitto.

 

II         Che pretende Dio per usarci tanta misericordia? Non torture, non per poche volte, non restringe la facolta' alle alte dignita' della Chiesa.

Medico che guarisce ...

 

 

III        Naaman Diro ed il Profeta Eliseo ... lavarsi sette volte al fuime Giordano ...

Racconta S. Bonaventura che mentre San Francesco ...

S.Beda, di un oeccatore che non sapeva risolvere di confessarsi mori' disperato.

 

IV        Se anche non si vien tolto il tempo, possiamo perdere la grazia, ci mettiamo in oericolo di perderla.

 

V         Chi differisce non merita la grazia.

 

VI        Riflettano gli accidiosi.

 

VII       Danni e pericoli degli accidiosi.

 

VIII     Perdono gli assiti del Confessore come medico, Maestro, Giudice, Padre.

 

IX        La praticadella confessione ci fa esercitati nella Fede, Pperanza e Carita', e le virtu' morali.

 

X         L'esame di coscienza ci conduce alla noi stessi.

 

XI        Viene domata la superbia.

 

XII       S.Alfonso M. de Liguori - S. Brigida.

S. Caterina  S. Carlo Borromeo, ogni mattrina pensa di celebrare la messa.

 

XIII     Imitiamo i santi - quante cure per conservare il corpo - abbiamo almeno le stesse per conservare l'anima.

 

XIV     Il giovane prigioniero che non voleva confessarsi e fa trovato morto.

 

 


 

Confessione

 

obbligo ossia necessita'

 

- Il paradiso si entra coll'innocenza conservatoa o ricuperatoa - "Secunda fost naufraia tabula"

- E' un precetto.  Il Concilio di Trento

- La Chiesa obbliga una volta ma il mio desiderio

 

 

Vantaggi della Confessione

 

E' un rimedio sicuro contro il peccato.

E' un rimedio divino - il suo sangue divino.

E' un rimedio pei peccati piu' gravi, piu' segreti.

E' un antidoto del peccato.

E' un rimedio facile poiche' e' padre, e' medico deve applicarlo - il prete, e' medico, e' costretto al segreto.  Ha lo stesso potere di G.C.

E' un remedio dolce e consolante.

 

 

Qualita' della Confessione.

 

Sincera

Umile, unita al Dolore interno ed al proposito generose.

 

 


 

La vita di Gesu' in terra e' stata un atto di donazione si se stesso.  E quelli che chiama alla sua sequela li vuole prfettamente uguali a se - Sono vittime con Gesu' vittima.  Nei campi della missione e' dato ad alcune di mescolare il proprio sangue a quello di Gesu' - Ma tutte sono tenute di dare se stesse.

 

Ha dato il propio lavoro, il proprio ripose - Predicare, insegnare, guarire, consolare.  I giorni non sono suoi, sono alla disposizione di tutti - le notti che non passa nell'orazione li impiega coi descepoli - notti insonni, parti in fretta, viaggi al sole, stanchezza,

lo fa indietreggiare, ne cal unnie.  Gesu' ha abbandonato tutto.  Disprezzi - ingratitudine.  Si stanca, si riduce in niente con abnegazione.

 

Anche la religiosa di vita attiva deve darsi tutta pei suoi fratelli.  Essa unita al suo sposo Gesu' diviene vittima pei peccati di tutti, per il bene di tutti - Il lavoro, il riposo, il tempo, le forze, la vita stessa non sono piu' suoi ma essa ha dato tutto, ha consagrato tutto a Dio.

 

"Abnegat semetipsum"

"Qui volt venire abnegat semetipsum

 

"I sacrifici e gli olocauste non ti sono stati aggredevoli.  Tu mi hai dato un corpo". Si tu mi hai dato un corpo, un cuore, un' anima, ecco in te li offro, li consacro alla   gloria alla salute delle animae.

 

S. Paol. Hebr.

 

III        Nella sua generosita' Gesu' ha abbandonato tutto - Come Verbo ha lasciato il cielo, il riposo che gustava nel sen del padre, la pace dell'eterna beatitudine - Come uomo ha abbandonato tutto per abbracciare una vita di sofferenze e sacrificio.

 

La religiosa ad imitazione del suo sposo ed in unione a Lui coi tre voti di ubbidienza, peverta' e castita', essa abbandona tutto e si slancia nel suo fervore - rinunzia a tutto cio' che sa si terra.  Essa chiude il suo cuore ai sentimenti del mondo e lo apre e lo riempie dei sentimenti del cuore del suo sposo.

 

Si Gesu' il suo riposo, Gesu' la sua consolazione Gesu' la sua pace.  Gesu' durante tuttala sua vita, Gesu' sopratutto nel punto della sua morte, Gesu' per tutta l'erernita'.

 

 

 


 

Qualita'

 

Sia sincera

                        spirito

total

                        sensi

irrevocabile

 

Doveri

Diveniamo figli, servi, sudditi.

sunque onorarla, servirla, amarla

 

Pregarla

Imitare le sue virtu'

Diffondere il suo culto

 

Vantaggi

Le parola di Dio piu' fuuttuosa

L'istituto diventa l'immagine di Nazareth.

Il nostro lusso ci santifica.

Se saremo in terra saremo anche in cielo.

 


 

Gratio Dei vita aeterna

 

Eccoci alla fine.  Rinvitgorite in noi la grazia che vogliamo conservare.

 

La grazia e' dono di Dio solo - tutti gli uomini, tutti gli angeli? no

- Per la grazia era necessario che Dio si facesse uomo - necessario per la salute

- La nostra santificazione, oggetto della grazia.

- Dalle fedelta alle grazie dipende la nostra saluta.

 

Nel ritiro abbiamo studiate la nostra fedelta'

 

 

Mezzi

 

-  Stima - della grazia

-  Ogni grade di grazia corrisponde ad i gradi di gloria vuol dire Maggiore conoscenza di Dio ed amore.

-  Allontanare cio' che impedisce l'azione della grazia.

dissipazione - attacco alle creature

Meditazione ed esame.

 

 

-  Dopo un numero di anni ne arrivera' un giono che per noi sara' l'ultimo.

Come morremo? dove? quando?

Supponiamo uno stato di tiepidezza l'annunzio della morte - impreparata.  Vede tutta la vita una catena di peccati vieniali, ma il doppoi di mortali

-  Forse certe di non aver passato i confini del male

-  Esercizi di pieta' mormarazioni - sguardi.

-  In vita chiudeva gli occhi, ma ora colle porte addietro le si aprono

 

Opere buone sono il prezzo e non dono pel paradiso

Altro e' il fare opere buone altro il farle bene.

 


 

"Vos contris tabimini sed tristitia vestra con verlitur in gaudium".           S.  Giov.  XVI. 20

 

 

Abrame chiesto da Dio a sacrificare il proprio figlio.

Che un padre immoli il figlio e' la prova magna.

Eppure le spose delSignore sono provate con una maggiore - l'aridita' la desolazione

Ma come Abramo sara' glorificazione

 

 

In che consiste la prova

 

-  Sottrazione delle consolazioni sensibili.

-  L'effetto di tale ritiro e' chiamato notte.

 

 

S. Teresa cessa il fervore dello spirito - mi pare di non aver fatto alcun bene - le sofferensi piu' crudeli della morte - timore di peccato - inclinazione al male - sentirsi lontano di peccato - inclinazione al male - sentirsi lontano da Dio. chi io sia dannato

Gesu' Cristo soffre l'abbandono del Padre.  Si vide carico du tutti e' peccati del mondo.

 

Perche' appaghi chi ama? non puo renderli buoni senza flagellarli?

Come la vita corporale cresce a grandi, cosi' la spirituale

Come il metallo per diverntare utensile.

 

 

Quid durante la prova?

 

Si sottomette alle volonta' di Dio.

Aspetti con pazienza la calma

Si confidi nell'aiuto del Signore

Aspetti le sue misericordie.

 

Continiamo a fare tutti i doveri ed obblighi trascinandosi accorrendo agli esercizi di pieta' agli atti comuni.  Atti di fede, speranza, carita'.  Non si mantenga chiusa col cuore ma palesi le sue angoscie.

 

Abbiamo la sorte di essere desolati ma consolati - Vos contentabimus etc.  Come ad Abramo cosi' alla buona religiosa.

 

Pace in vita                                                     affare

Tranquillita'                  in morte                       beni

Gloria                          in Paradiso                   occupazioni

                                   tutti i beni

                                   nessun male

                                   visita di Dio

 

visione                         Possesso                                 Godimento

 

Ecco le eterne consolazioni alle stesse desolazioni.

 

 


 

Predica I

 

Nel creare l'uomo Iddio gli assegno' un fine.

Questo fine assegnato all'uomo e' lo stesso Dio.  Percio' l'uomo poi in quanto Cristiano nelle azioni di una vita deve unitare l'esempoi di Gesu' Cristo.  Lo deve imitare nell' innocensa, e percio' deve tendere a sradicare dal suo cuore lo spirito della prevaricazione, mantenendosi sempre in tutto e dappertutto uniforme al fine che gli e' stato da Dio prefisso.  Lo deve imitare nell'umilta'. e' percio' non deve mai' compiacersi di se stesso, della sua posicione, della sua buona nascita, ne compiacersi nella lode da altri tributatagli.

 

Lo deve imitare nell'ubbediensa, e l'ubbedienza che il cristiono deve esercitare non consiste slotanto nella esterna sottomissione ai cimandi dei superiori ma deve in particolor modo consistere in un fermo e determinato sentimento di voler sottomettersi all'altrui volonta'

 

S. Luigi Consaga gradiva piu' l'ubbedienza ed un suo compagno, che ad un suo superiore, poichei nella prima non alcun influenza di autorita', scorgisi di piu' la determinata volonta' all' ubbidienza.

 

Lo deve imitare nella mortificazione di tutti i sensi in particolar modo di quello della vista, poiche' gli occhi sono quegli per cui l'altoppestifero del peccato entra, penetra e s'infiltra nell' anima nostra unbrattandola dal buio poi' nefando, ad allontanandola dall'immagine di Dio, che per natura porta, la rende simile a Satana.

 

L'uomo cristiono poi' in quanto ecclesiastico, deve mantenersi fedele al controllo ch con Dio stipulo', dedicandisi tutto a lui, donando se a lui in anima e corpo.  E seccome l'ecclesiastico ha da Dio ricevuta la grasia della vocazione, cosi' piu' degli altri deve essere a Dio grato di essere da lui piu dagli altri prediletto.  Percio' a Dio deve dedicare la sua liberta', ed essere seimpre pronto a dare anche la vita per amor di Dio.

 

All'ecclesiastico poi e' di somma necessita la meditazione mentre non la e' in un secolare, poiche' un secolare entrando in chiesa ad osservando il rito ecclesiastico piu' essere edificato e rapito nell' eccellenza della nostra reigione, ma all'ecclesiastico stesso non e' dato di appagarsi di questo sentimento poiche' e' lui stesso quello che mette in alto il rito della Chiesa.

 

Percio' un buon ecclesiastico non deve mai abbandonare la meditazione, poiche' questo e' il nutrimento eccellente della anima sua.

 

Dalle fatte reflessioni in queta prima predica, resolvo si assistere colla massima attenzione alla meditazione della mattina che in comune facciamo in cappella.

 

 


 

Predica II

 

Il peccato e' un gran male in se stesso.  Suoi pessimi effetti mel tempo, e nell'eternita'.

Il peccato e' la prevaricazione dalla Legge di Dio, e siccome disubbidienza alla legge importa mancanze di rispetto ed offesa all'autorita' da cui promarra, cosi' il peccato e' offesa di Dio, ribellione dell'uomo contro il suo Creatore e conservatore.  Ora Iddio e' il Sommo Ente, e siccome l'azione e proporzionata al fine, ed il peccato tende direttamente ad offendere Iddio, cosi' il peccato e' l'offesa somma e percio' stesso il sommo male che l'uomo puo' operare.  L'enormita' della bruttessa del peccato e'tanto piu' ingrandita dall#essere Iddio immenso infatti trovandosi Egli dappertutto noi di neccessita commettiomo il peccato in sua presenza.

 

Col peccato mortalte si allontana dall'anima mostra la grasia di Dio e percio' stesso si rende immediatamente schiavo a demonio.  L'ecclesiastico poi' piu d'ogno altro deve grardarsi dal peccato e dove mantenersi puro poiche' se non e' ancora sacerdote, pure aspira al sacerdozio; sd il sacerdote puo' fare, poiche' fa scendere nelle sue mani lo stesso corpo di Gesu' ed a questo tal pensiero si vede chiaramente qual mondezza d'animo deve il sacerdote avere.

 

Se l'uomo p  uscendo dal tempo nell'eternita' si trova in peccato mortale piomba direttamente giu' nell'inferno poiche' la Divina Giustizia tanto esige: dove per sempre sempre rimarra' senza speranza di uscire mai' mai' 

E se sara' sacerdote soffrira' ancor piu' degli altri dannati dappoiche' il suo carattere rimarra' sempre quel stella lucenti anche' laggiu' negli abissi; e cosi' attitera' maggior attenzione dei demoni e degli altri dannati.  I demoni gli danno addosso per l'odio che portano ad un tal carattere, che tante sconfitte da loro qui giu' in terra; gli altri dannati gli daranno adosso dicendogli "anche tu sei qui venute, tu che tanto grazia dal Signor hai ricevuto.  Oh se l'avessimo ricevuto noi quanto meglio di te l' avremmo custodita ed operata.

Risolvo di schivare il peccato non solo mortatle ma anche il veniale.

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